Protesta delle mamme davanti al Comune

Per ora l’emergenza della chiusura dell’asilo Primi Passi è  rientrata.

Una delegazione di mamme in rappresentanza dei genitori che hanno i bambini iscritti nella struttura (si parla complessivamente di un centinaio di piccoli tra quelli effettivi e quelli in lista d’attesa), nella mattinata di oggi, hanno fatto irruzione in Comune per manifestare il proprio disagio sull’eventualità della non riapertura della struttura a settembre(APPROFONDISCI).

A sostenere la protesta delle mamme i consiglieri dell’opposizione Pierluigi Saiu, Mara Sanna e Peppe Montesu.

Il sindaco Andrea Soddu e l’assessore Valeria Romagna (foto Cronache Nuoresi)

Nella tarda mattinata le mamme sono state ricevute dal primo cittadino Andrea Soddu e dall’assessore ai Servizi Sociali Valeria Romagna, il sindaco ha assicurato che il bando è stato predisposto e sarà pubblicato in questi giorni, mentre secondo le direttive dirigenziali dovrebbe rimanere la cooperativa sociale Primi Passi a gestire la struttura finché non ci sarà l’aggiudicazione dell’appalto.

Il consigliere dell’opposizione Saiu tuttavia afferma che in merito all’argomento farà un’interrogazione:«Dopo mesi di silenzio c’è voluta la protesta di genitori per avere almeno degli impegni. Come per magia pare infatti che il bando verrà pubblicato oggi. Tuttavia i tempi sono lunghi e servirà un’altra proroga. La poca fiducia di tante mamme è più che fondata. Il primo cittadino ha garantito che il primo di settembre l’asilo accoglierà i bambini.

Gli atti sono pronti da marzo. Che è successo in questi mesi? Perché si è arrivati a questo punto? Perché si è lasciato scadere la proroga senza pubblicare il bando? Siamo di fronte al solito pasticcio che si traduce in problemi enormi per le famiglie dei bambini e per chi lavora nella cooperativa.

Il sindaco, nel colloquio con le mamme, ha provato a chiamare in causa problemi burocratici, ribadendo che l’indirizzo politico dell’amministrazione era chiaro già da febbraio. A questo punto ritengo che sia necessario fare chiarezza. Non si può giocare a scaricabarile. Ecco perché presenterò proprio al sindaco un’interrogazione urgente, intanto per capire quali sono stati gli indirizzi espressi dalla giunta e in quali atti si sono concretizzati. E poi per capire se davvero i ritardi sono di ordine burocratico e non politico. Chi amministra ha il dovere di assumersi le proprie responsabilità. Le questioni da chiarire sono tante. I genitori hanno iscritto i propri bambini in quella struttura, già da marzo, per la fiducia che ripongono in chi porta avanti quel servizio, in particolare nei confronti delle maestre.

Non è accettabile che il 31 luglio ancora non fossero nelle condizioni di sapere se quella scelta dovesse essere ripensata. Né è accettabile che le maestre non sapessero se a settembre avrebbero avuto ancora un lavoro. Davvero bisognava aspettare l’ultimo giorno per assumere degli impegni precisi?  La promessa che l’asilo riaprirà il primo di settembre è stata fatta dal sindaco. La credibilità in gioco è la sua. Bambini, mamme e maestre contano su quell’impegno. Se la protesta è servita lo scopriremo presto. Bisogna intanto capire per quale ragione in questa vicenda ci siano così tanti aspetti poco chiari»