Alla presenza di un folto pubblico – si parla di oltre 600 persone – nella tarda serata di ieri,negli spazi dell’anfiteatro comunale di Oliena, si è tenuta un’assemblea popolare organizzata dal ComitatOliena per il ponte di Oloè.

L’incontro è stato indetto per per discutere della situazione che si è venuta a creare in questi mesi e avere risposte concrete in proposito dall’Amministrazione Comunale.

Tra i primi quesiti posti al sindaco, Martino Salis, nello sventurato caso che il ponte non fosse riaperto: quali siano le intenzioni dell’amministrazione nell’immediato, al di la dei progetti per il futuro e dove passerà la gente di Oliena, e non solo, nei mesi estivi e in quelli autunnali quando inizieranno le piogge?

La viabilità interna; la mancata pulizia degli alvei dei ruscelli che ha causato il crollo del ponte in questione e lesionato tutti quelli del territorio; i danni economici incalcolabili sia in campo agro pastorale che in quello turistico; che fine hanno fatto i 12 milioni di euro stanziati a suo tempo; questi solo alcuni dei quesiti posti da un pubblico attento ma allo stesso tempo «stanco di essere fortemente limitato a causa di ponti crollati, strade e gallerie chiuse al traffico per l’incuria di funzionari e politici inetti e incapaci di svolgere il proprio compito».

Il primo cittadino ha chiesto di avere pazienza almeno fino a giovedì quando, presso la Prefettura di Nuoro, si terrà un incontro fra Prefetto, Sindaci di Oliena e Dorgali e tecnici incaricati dalla magistratura.

Lo stesso sindaco di Dorgali, Maria Itria Fancello, che ha accettato l’invito di partecipare l’incontro ha precisato di non aver avuto alcuna informativa dalla autorità giudiziaria relativamente al provvedimento di inibizione al traffico.

Fra qualche giorno, quindi, dovrebbero essere fornite le risposte che Oliena e Dorgali chiedono da mesi: il ponte è agibile o no? Perché questo dispiegamento di forze e l’intervento addirittura dell’esercito?

Come già sottolineato tutto il dossier è secretato dalla magistratura nuorese ma a questo punto, i cittadino vogliono vederci chiaro e avere delle risposte, in caso contrario lo stesso sindaco, stando alle sue dichiarazioni, potrebbe dimettersi insieme all’intero consiglio comunale.

Sul caso è intervenuto anche l’onorevole Roberto Capelli, il quale si è reso disponibile a fare da tramite con la Regione ad velocizzarne la soluzione.

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