«A pochi giorni dalla scadenza del termine fissato dalla Regione, il bilancio del comune di Nuoro è ancora un fantasma. Nessuna convocazione della commissione bilancio. Nessuna convocazione del consiglio. Nessun documento disponibile».
L’analisi spietata della situazione è del consigliere di Opposizione Pierluigi Saiu (Uniti per Nuoro) che incalza: «Negli ultimi due anni lo stato dei conti è peggiorato e la situazione di predissesto, di cui non si fa ormai più mistero, sembra essere alle porte. Il ritardo nell’approvazione del documento contabile mette a rischio i servizi. Senza la definizione delle tariffe non è possibile, per esempio, compilare la graduatoria per gli asili. Tutti i giorni in Comune chiamano genitori che chiedono di sapere qualcosa ma senza bilancio, e senza definizione delle tariffe, non può essere pubblicato il bando. I termini del regolamento sono scaduti e molte famiglie si rivolgono al settore privato. La mancanza di risorse genera poi preoccupazione tra i fornitori del comune e le fatture arretrate si accumulano. Nel corso delle ultime audizioni in consiglio comunale si è scoperto, tra le altre cose, che deve essere pagato ancora un milione di euro all’impresa che ha costruito la caserma e che gli arretrati nei confronti di Nuoro Ambiente sono cresciuti. Per non parlare delle aziende che, ormai stremate, devono combattere con i ritardi cronici del comune per farsi pagare quanto dovuto».
«Gli aspetti da chiarire sono tanti. Non è ancora stato definito – prosegue Saiu – se il comune iscriverà subito in bilancio la quota a favore della Biblioteca Satta. Quella quota, per via dello scontro con la Regione, lo scorso anno non è stata versata dal comune. È stata coperta con fondi regionali. Quest’anno cosa succederà? Nel corso dell’ultimo consiglio comunale è emerso che la scelta è in fase di discussione. È evidente che non può esserci discussione alcuna e che quei fondi devono essere messi in bilancio subito. Mistero fitto poi sul fronte entrate. In particolare per quanto riguarda l’iscrizione dell’ingiunzione al Ministero dell’economia per il recupero dei soldi che sarebbero stati tolti ai comuni con la spending review».
«Un’altra acrobazia contabile in linea con quella della vendita degli immobili per risanare i conti. Operazioni come queste aggravano la situazione, perché sulla carta dissimulano una realtà diversa che viene ulteriormente compromessa. L’aumento delle tariffe è poi l’altro nodo: ancora non è chiaro – conclude il consigliere di Uniti per Nuoro – se la giunta Soddu le aumenterà e se dovranno essere i cittadini a pagare per il disastro dei conti a cui, anche questa amministrazione, ha contribuito in maniera pesante».
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