Saiu: “No allo scippo della Caserma di Prato Sardo”. Lavori mai consegnati perché il Comune di Nuoro non ha pagato l’impresa

Sonia

Saiu: “No allo scippo della Caserma di Prato Sardo”. Lavori mai consegnati perché il Comune di Nuoro non ha pagato l’impresa

giovedì 01 Giugno 2017 - 14:00
Saiu: “No allo scippo della Caserma di Prato Sardo”.  Lavori mai consegnati perché il Comune di Nuoro non ha pagato l’impresa

Nuoro, le nuove caserme di Prato Sardo (foto S.Novellu)

“Il rischio è che la caserma non si presti a utilizzi alternativi come quello, mai del tutto scongiurato, di centro di accoglienza per migranti”…

«Sanità. Camera di commercio. Servizi. Trasferimenti pubblici. Posti di lavoro. In nome della razionalizzazione, del risparmio, della riorganizzazione, dell’efficienza il territorio del nuorese è stato, negli ultimi anni, letteralmente depredato. Vittime delle scorribande dei governi regionali e nazionali, siamo stati noi a pagare il conto più salato della crisi».

Pierluigi Saiu (foto S.Novellu)Pierluigi Saiu (foto S.Novellu)

Pierluigi Saiu (foto S.Novellu)

Il consigliere dell’opposizione Pierluigi Saiu, tuona contro la maggioranza politica e focalizza l’attenzione sul “rischio che il prossimo scippo riguardi la caserma di Pratosardo”,

«Un dato oggettivo e concreto- afferma il consigliere. Confermato ieri dal sindaco di Nuoro rispondendo a una mia interrogazione, la seconda da quando è iniziato il mandato, proprio sulla caserma di Prato».

Il motivo, come denuncia il consigliere di Uniti per Nuoro, è legato al fatto che devono ancora essere pagati dal Comune un milione di euro di fatture all’impresa che ha realizzato i lavori. La caserma è finita ma ci sono degli arretrati da pagare.

La realtà è che:«senza il pagamento di quelle somme i lavori non possono essere consegnati».

«Nonostante accordi, impegni e dichiarazioni, lo stesso utilizzo della caserma non sembra essere del tutto definito. Non solo, in base a quanto emerso nel dibattito di ieri, non è sicuro che a Prato vadano i militari della Brigata Sassari ma non è nemmeno escluso che la struttura possa essere utilizzata come centro di accoglienza. Il governo nazionale si è più volte dimostrato inaffidabile di fronte ai suoi stessi impegni. Nei provvedimenti relativi alla gestione dei flussi migratori perfino di più. Non è stato chiarito se la clausola di salvaguardia che opera nel caso di adesione alla rete SPRAR per l’accoglienza dei migranti, a cui il comune ha aderito, escluda anche l’apertura di un centro per il rimpatrio. Per ora in Sardegna ne è stato previsto solo uno a Iglesias ma la questione non è certamente chiusa. Per il bene di questa città occorre fare fronte comune per portare il prima possibile i militari della Brigata Sassari a Pratosardo. Soltanto questo potrà dare la garanzia che la caserma non si presti a utilizzi alternativi come quello, mai del tutto scongiurato, di centro di accoglienza per migranti.» conclude Saiu.

«Il consiglio comunale, i consiglieri regionali, i parlamentari devono lottare tutti insieme (a prescindere dal colore politico) per difendere questo territorio. E la difesa di questo territorio passa anche dalla difesa della presenza dei militari a Prato, i cui effetti positivi per la nostra economia sarebbero evidenti».

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