Tre anni che non si acquistano libri. Nove lavoratori a casa. Uno statuto da cambiare. Incertezza sui soldi che dovrà versare il comune e un bilancio ancora da approvare.

Il quadro emerso dopo l’audizione in consiglio comunale dei vertici della biblioteca Satta è molto preoccupante. A rispondere alle tante domande  dei consiglieri di maggioranza e opposizione il neo commissario Massimo Puggioni, il cui mandato scadrà il prossimo 30 giugno, e il direttore della biblioteca Tonino Cugusi. Il dibattito parte proprio dal tema bilancio. Il commissario non lo può approvare perché manca quello degli enti consorziati, vale a dire Provincia e Comune. Se però la provincia ha già sottoscritto un impegno formale al versamento delle somme dovute, il Comune ancora non ha provveduto. Il vicesindaco e assessore alla Cultura Sebastian Cocco non ha dato nessuna certezza in ordine all’iscrizione della somma nel bilancio comunale di prossima approvazione, affermando che la quota (comunque dovuta) potrebbe essere inserita con una successiva variazione. Il Comune non ha versato il suo contributo nemmeno lo scorso anno e il buco è stato coperto dalla regione. «Come fate a parlare di capitale della cultura se non mettete nemmeno i soldi per la biblioteca» ha attaccato il consigliere di opposizione Pierluigi Saiu. Molto appassionati gli interventi dei consiglieri Brodu e Montesu che hanno incalzato sulla necessità di prevedere quelle somme in bilancio. Dalla maggioranza, in particolare i consiglieri Fausta Moroni e Michele Siotto, hanno sottolineato la necessità di tagliare le spese. La replica del commissario è stata puntuale. Un piano di contenimento della spesa già c’è ma se il Comune non versa la sua quota il bilancio non può essere approvato. Così come, senza bilancio, non potrà nemmeno essere cambiato lo statuto. Presenti in aula anche i lavoratori della cooperativa che gestiva i servizi bibliotecari, a casa dal 31 marzo scorso. La nuova gara deve essere bandita ma senza bilancio non sarà possibile farlo. Duro scontro poi tra il direttore Cugusi e il vicesindaco Cocco che ha denunciato il rischio di perdere un finanziamento per un progetto del 2015 che non è stato curato. Il reciproco scambio di accuse in aula è stato censurato dall’ex assessore alla cultura, oggi consigliere di opposizione Leonardo Moro, che si è meravigliato della mancanza di dialogo tra comune e biblioteca.

Dopo un lungo dibattito tutti a casa, in attesa dell’approvazione del bilancio comunale. In quella sede si capirà se la biblioteca avrà i fondi oppure no.

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