Tempi biblici per i lavori di ripristino di un collegamento viario strategico per Nuoro e provincia.

L’accusa è del consigliere dell’opposizione Pierluigi Saiu su Mughina, che secondo quanto detto dall’assessore comunale ai Lavori Pubblici Antonio Belloi, doveva essere riaperta nel giro di un mese.

Pierluigi Saiu (foto S.Novellu)

«Il primo vero banco di prova sui lavori pubblici per la nuova amministrazione. Un test per verificare l’efficienza della giunta Soddu. La strada di Mughina  invece è ancora chiusa e le promesse inizialmente fatte dall’assessore sui tempi di conclusione dei lavori sono rimaste annunci» Sottolinea Saiu che senza troppi giri di parole, presenta un’interrogazione al primo cittadino per capire effettivamente la  reale situazione.

«Per chi deve venire a Nuoro i disagi sono enormi. Ma anche per i nuoresi che devono viaggiare e raggiungere i paesi vicini i problemi sono tanti. Molte attività economiche nella zona soffrono, la chiusura della strada di fatto annulla il traffico per un lungo tratto, visto che l’accesso alla città non avviene più per quella via. I lavori, finanziati con un contributo di quasi 90.000 euro, avrebbero dovuto riguardare la sistemazione di una parte del costone danneggiato dall’alluvione del 2013. Tuttavia, una volta iniziati, ci si è resi conto che l’intervento non sarebbe stato risolutivo e che la superficie da mettere in sicurezza sarebbe stata più ampia. Questo ha evidentemente comportato la necessità di programmare un nuovo intervento con conseguente allungamento dei tempi. In realtà all’annuncio che i lavori sarebbero stati conclusi in un mese ci avevano creduto in pochi. Ancora una volta il saggio scetticismo nuorese ha avuto ragione.

Promesse come queste non è la prima che vengono fatte- prosegue il consigliere. L’insorgere di inconvenienti è comprensibile, così come la smania di mostrare un’efficienza amministrativa che, per quanto riguarda la nuova amministrazione, è esattamente in linea con la precedente. Bisognerebbe però capire perché, nel momento in cui si è programmato di intervenire sulla strada, non ci si è resi conto che quello sarebbe stato solo un intervento parziale. Davvero non sarebbe stato possibile accorgersene prima? Davvero la condizione della strada e tutti gli interventi necessari non potevano essere valutati in fase di indagine? Adesso in tanti, soprattutto tra i residenti che hanno accolto con favore l’inizio dei lavori, temono che i tempi possano dilatarsi di molto e che la strada debba rimanere chiusa a lungo. Se infatti ci si è resi conto che il tratto da mettere in sicurezza è più lungo, come potrebbe essere riaperta una strada dopo la conclusione di un intervento solo parziale? Per questa ragione presenterò al sindaco un’interrogazione, per capire intanto che tempi sono previsti per la conclusione dei lavori dell’intervento avviato.

Quando inizieranno i lavori di messa in sicurezza del tratto successivo. Se, e in che modo, la strada potrà essere riaperta alla circolazione prima dell’avvio degli ulteriori lavori nel rispetto di tutte le condizioni di sicurezza necessarie. Dopo tante parole al vento sarebbe il caso di fare un po’ di chiarezza».

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