Delitto Monni Masala. La difesa di Pinna: “Masala ha partecipato all’omicidio di Monni”

Sonia

Delitto Monni Masala. La difesa di Pinna: “Masala ha partecipato all’omicidio di Monni”

giovedì 30 Marzo 2017 - 20:14
Delitto Monni Masala. La difesa di Pinna: “Masala ha partecipato all’omicidio di Monni”

Stefano Masala

«Stefano Masala (il giovane scomparso e di cui non è stato mai trovato il corpo) ha partecipato all’omicidio di Gianluca Monni», assassinato mentre aspettava il pullman per andare a scuola. È quanto ha sostenuto l’avvocato Agostinangelo Marras al termine dell’udienza del processo che si celebra nel tribunale dei minori di Sassari a carico di Enrico Pinna, il giovane di Nule, minorenne all’epoca dei fatti, accusato del duplice omicidio di Gianluca Monni e di Stefano Masala, uccisi in Sardegna fra il 7 e l’8 maggio 2015.

«Da un verbale dei Carabinieri risulta che il padre di Masala abbia riconosciuto suo figlio sull’auto di famiglia, la Opel Corsa, nelle riprese effettuate dalle telecamere di Orune dopo l’uccisione di Monni», ha detto Marras, che difende Pinna assieme all’avvocato Angelo Merlini, che parlerà nell’udienza di sabato prossimo. Marras ha anche detto che «i cani molecolari individuarono la presenza di Masala nella zona in cui è stata bruciata l’auto utilizzata per andare a uccidere Monni».

Questa rilevazione, precisa il legale della difesa, «può significare solo che Masala a quel punto era ancora in vita, altrimenti i cani non ne avrebbero potuto intercettare la presenza». Partendo da queste considerazioni Marras ha quindi ribadito l’inconsistenza delle accuse a carico di Pinna rispetto alla fine di Masala.

Diametralmente opposta l’accusa del pm per il quale, invece, Pinna sarebbe responsabile e complice di entrambi i delitti: fatti di sangue legati alla volontà di mettere in pratica una vendetta esemplare in seguito all’affronto subito mesi prima durante una festa di paese proprio da Monni. Per compiere la sua vendetta Pinna aveva bisogno di un’auto e non avrebbe esitato a uccidere Masala per servirsi della sua Opel e far ricadere la colpa su di lui.

Assieme a Enrico Pinna è accusato dei due omicidi anche il cugino Alberto Cubeddu, di Ozieri per il quale la Procura di Nuoro ha chiuso l’indagine a suo carico e lo indica come esecutore materiale dell’uccisione di Monni.

Presto il GIP dovrà decidere se rinviarlo o meno a giudizio.

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