Conguagli: Abbanoa impugnerà la sentenza del Giudice di Pace

Sonia

Conguagli: Abbanoa impugnerà la sentenza del Giudice di Pace

giovedì 09 Marzo 2017 - 19:15
Conguagli: Abbanoa impugnerà la sentenza del Giudice di Pace

Abbanoa impugnerà la sentenza del Giudice di Pace di Nuoro che ha annullato due fatture relativi ai conguagli regolatori.

Questa è la replica dell’Ente gestore dopo aver appreso la sentenza.

«Si tratta di un provvedimento isolato, che non fa giurisprudenza, al quale fanno da contrappeso altri provvedimenti di Giudici di Pace che invece confermano la legittimità dei conguagli regolatori» replica Abbanoa.
Abbanoa, attraverso un comunicato stampa spiega che conguagli fanno parte del sistema tariffario. Quello che succede nel sistema elettrico accade anche nell’idrico: le aziende sostengono dei costi che vengono indicati in tariffa, l’Autorità nazionale verifica quei costi e di conseguenza calcola i conguagli. Anche nel sistema delle letture, qualora non fosse possibile accedere al contatore, viene emessa una lettura presunta a cui segue una lettura di conguaglio: o il cliente deve aggiungere quanto manca, oppure riceve indietro quanto ha dato in eccesso.
«Vale la pena ricordare anche come i conguagli regolatori siano stati disciplinati a livello nazionale dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico (AEEGSI) e approvati a livello regionale dall’ex Autorità d’Ambito.  Abbanoa, come del resto i Gestori in tutta Italia, ha quindi proceduto alla fatturazione del conguaglio nel rispetto delle normative vigenti definite dagli Organi di controllo. precisa Abbanoa- La dicitura nelle fatture “Partite pregresse 2005/2011” è riferita a una precisa disposizione dell’Autorità, che ha voluto in questo modo sottolineare il periodo entro il quale il gestore ha calcolato il mancato adeguamento del sistema tariffario ai propri costi».

«Negli anni passati in Italia, a differenza di tutta l’Europa, le tariffe dell’acqua sono state più basse di quanto dovuto, tanto da non consentire alle aziende di realizzare quegli investimenti di cui il sistema idrico aveva urgente necessità. In Sardegna è successo addirittura di peggio perché purtroppo l’applicazione in passato di una tariffa inferiore rispetto alla media nazionale non ha consentito neppure di coprire i costi operativi di gestione».

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