Al vaglio dei Carabinieri il ruolo della madre e l’ipotesi di violenze anche nei confronti del fratellini

Violentò sessualmente la figlia minorenne per cinque lunghissimi anni.

Nel gennaio scorso, la ragazzina si è presentata spontaneamente ai Carabinieri per denunciare il padre orco che iniziò ad abusare di lei (ormai diciassettenne) da quando aveva tredici anni. «Non ce la facevo più», ha raccontato in lacrime ai militari.

Una storia terribile. Un inferno che andava avanti da cinque anni, ha spiegato la ragazza al capitano della Compagnia di Bitti, Davide di Gennaro.

Lo stesso giorno, su autorizzazione della Procura di Nuoro, è partita la procedura di allontanamento dai genitori dei fratelli della giovane, anch’essi minorenni, che sono stati affidati a una casa protetta, gestita da un centro anti violenza.

A due mesi da quella drammatica denuncia è arrivato l’arresto del padre, 48enne bittese, che si trova ora rinchiuso nel carcere nuorese di Badu ‘e Carros.

Proseguono, intanto, le indagini dei militari. Al di là dei singoli episodi di violenza sessuale, resta da chiarire la posizione della madre dei ragazzi che continua ad abitare nella casa di famiglia. I Carabinieri, in collaborazione con la struttura di accoglienza dei fratellini, stanno valutando anche l’ipotesi di altri eventuali abusi avvenuti all’interno del nucleo familiare.

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