Operazione Barbagia. Sgominata la banda che vendeva la droga: tra i clienti anche adolescenti di 12 e 13 anni

Sonia

Operazione Barbagia. Sgominata la banda che vendeva la droga: tra i clienti anche adolescenti di 12 e 13 anni

martedì 24 Gennaio 2017 - 17:31
Operazione Barbagia. Sgominata la banda che vendeva la droga: tra i clienti anche adolescenti di 12 e 13 anni

Una denuncia e arresti tra Cagliari, Desulo e Oristano

Spacciavano anche a minorenni, addirittura ad adolescenti di 12, 13 anni, i presunti trafficanti di droga arrestati all’alba a Oristano, Cagliari, Simaxis, Desulo e San Nicolò d’Arcidano dai carabinieri della Compagnia di Oristano. In tutto sei arresti; sequestrati eroina, cocaina e hascisc.

L’indagine, denominata Barbagia, era scattata nel mese di dicembre 2015 a seguito di una vicenda per estorsione nei confronti di uno spacciatore oristanese, anche lui tra gli arrestati, che non aveva pagato una partita di marijuana ed era stato oggetto di pesanti minacce anche nei confronti dei figli. Nell’ambito dell’indagine coordinata dal capitano Francesco Giola della Compagnia di Oristano, sono stati rinvenuti e sequestrati diversi quantitativi di droga, prevalentemente marijuana, ma anche hascisc, eroina e cocaina seppure in quantità minori. Al momento non è stata resa nota l’identità di tutti gli arrestati, che una volta concluse le formalità in caserma saranno accompagnati nella casa circondariale di Massama. Si sa soltanto che due sono di Desulo, due di Oristano, uno di Simaxis e l’altro di San Nicolò d’Arcidano, nell’Oristanese.

Mentre a Cagliari è stato arrestato denunciato a piede libero Andrea Stocchino, il 44enne finito nell’indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale sullo spaccio di cocaina negli ambienti della Cagliari bene. Mentre gli arresti sono tre: Nicola Feboli, di 32 anni e il fratello Simone, di 29, oltre a Nicola Desogus, di 30, tutti cagliaritani e tutti incensurati. Simone Feboli, in particolare, è stato catturato in flagranza durante le perquisizioni, mentre per gli altri due era stata emessa una ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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