Omicidio Dina Dore: la Corte d’assise d’appello di Sassari conferma l’ergastolo per Francesco Rocca

Sonia

Omicidio Dina Dore: la Corte d’assise d’appello di Sassari conferma l’ergastolo per Francesco Rocca

lunedì 12 Dicembre 2016 - 17:21
Omicidio Dina Dore: la Corte d’assise d’appello di Sassari conferma l’ergastolo per Francesco Rocca

Francesco Rocca con l'avvocato difensore Manconi (foto S.Novellu)

È stato confermato l’ergastolo per Francesco Rocca. La Corte d’assise d’appello di Sassari, come già il Tribunale di Nuoro, ha reputato il dentista di Gavoi essere il mandante dell’omicidio della moglie Dina Dore, uccisa nel garage dell’abitazione della coppia, nel centro del paese, il 26 marzo 2008.

I giudici hanno pronunciato la sentenza dopo circa 6 ore di camera di consiglio. Per il delitto è già stato condannato a 16 anni come esecutore materiale un giovane di Gavoi, Pierpaolo Contu.

La giuria popolare ha accolto la richiesta del pg Gabriella Pintus che aveva sollecitato la conferma della condanna di primo grado. Rigettate le eccezioni con cui era stato chiesto di analizzare il Dna trovato sul nastro adesivo che legava la vittima e di riascoltare il super teste Stefano Lai e altre persone sentite solo in occasione dell’incidente probatorio.

Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate entro 90 giorni. Rocca era in aula al momento della lettura del verdetto, con lui anche il padre. Presenti inoltre i fratelli e la sorella di Dina Dore.

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