Cortocircuito: nel primo appuntamento una “scossa condivisa” da una sala gremita di persone

Sonia

Cortocircuito: nel primo appuntamento una “scossa condivisa” da una sala gremita di persone

lunedì 05 Dicembre 2016 - 10:38
Cortocircuito: nel primo appuntamento una “scossa condivisa” da una sala gremita di persone

Un momento dell'assemblea Corto Circuito (foto S.Novellu)

Un cortocircuito per ripartire. Per rompere gli schemi della politica, per affermare il coraggio di fare impresa in questi territori, per costruire un nuovo progetto.

Questo è stato lo spirito con il quale si è affrontato il primo appuntamento di Cortocircuito l’iniziativa politica, sociale e culturale  nata da un gruppo di politici e imprenditori del territorio che si è svolta venerdì scorso  all’Euro Hotel con la finalità di dare una scossa al sistema.

Un’assemblea aperta e del tutto anticonvenzionale in cui si è parlato di politica, di territori, di economia. Ha aperto il dibattito il consigliere comunale di Nuoro Pierluigi Saiu che, per spiegare i contenuti dell’iniziativa, ha subito affermato che quella era una storia diversa da quelle già sentite, «una storia diversa – ha detto Saiu – da quella di quattro amici che si improvvisano amministratori intorno a un bicchiere di vino, una storia diversa da quella di chi promette lavoro in cambio di voti».

Un momento dell'assemblea Corto Circuito (foto S.Novellu)

Un momento dell’assemblea Corto Circuito (foto S.Novellu)

Di politica si è parlato a lungo, con la prima parte dedicata agli amministratori locali della provincia. C’erano Maurizio Cadau di Belvì, Alessandro Porcu di Borore e Mattia Sanna di Oliena. Hanno raccontato  la loro esperienza, quella di chi si mette al servizio della comunità, con mille problemi, pochissime risorse ma tanta passione.

Si è parlato di impresa. La chiave scelta non è stata però quella della lamentela, della resa. Salvatore Piredda, Antonello Picci, Delia Cualbu e Bruno Mulas hanno invece preferito raccontare la loro idea di sviluppo. In maniera coraggiosa, anche tagliente come ha fatto Salvatore Piredda nel suo intervento. Una visione dell’economia contemporanea in cui, come ha detto Bruno Mulas «conta realizzare buoni prodotti» e, come ha sottolineato Delia Cualbu, «serve studiare, crescere, misurarsi con il mondo».

Nel corso dell’incontro si è poi parlato del cortocircuito di chi, vivendo a Nuoro, non vuole solo stare a guardare. E cosi Guido Garau, giornalista di Aritzo trapiantato a Cagliari, ha accompagnato il racconto delle storie di Laura Sanna, tornata a Nuoro a fare l’avvocato per crescere qui la sua famiglia e di Pietro Salis, avvocato pure lui tornato qui dopo la laurea a Milano.

Di cortocircuito ha parlato anche Antonio Piu, docente di storia e filosofia che ha raccontato del suo rapporto con gli studenti oggi e della passione (diversa) che mettono nella politica. Del suo cortocircuito ha parlato Gian Luigi Boi, giovane brillante da poco tornato a Nuoro che non si arrende all’idea che non si possa fare nulla per la sua città. Ma si è parlato anche di partecipazione e social network, come ha fatto Giorgio Gaias.

L’incontro è stato chiuso dal deputato nuorese Bruno Murgia che, parlando dell’incontro di ieri, lo ha definito « il primo passo di un progetto che parte da lontano, nato per coinvolgere e discutere. Una sfida capace di portare nuove idee nel dibattito politico di oggi».

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