L’AIB: “forti preoccupazioni sul futuro incerto della Biblioteca Sebastiano Satta”

Sonia

L’AIB: “forti preoccupazioni sul futuro incerto della Biblioteca Sebastiano Satta”

giovedì 20 Ottobre 2016 - 11:19
L’AIB: “forti preoccupazioni sul futuro incerto della Biblioteca Sebastiano Satta”

Nuoro, una sala consultazione della Biblioteca Satta (foto S.Novellu)

«Regione e Comune si assumano le responsabilità per salvaguardare l’ente dal dissesto finanziario»

L’Associazione Italiana Biblioteche, rappresentativa della professione bibliotecaria a livello nazionale, ha tra i propri scopi statutari l’affermazione della specificità professionale del bibliotecario e la promozione e lo sviluppo delle biblioteche in Italia, pertanto osserva e segue con preoccupazione la situazione d’incertezza venutasi a determinare presso la Biblioteca S. Satta di Nuoro a seguito della “riorganizzazione” delle province.

L’AIB desidera sottolineare che la peculiarità del Consorzio per la pubblica lettura e l’insieme della rete delle biblioteche pubbliche della Sardegna sono da sempre considerate un punto di riferimento e un esempio concreto da seguire per le biblioteche pubbliche del centro-sud d’Italia.

Nei lontani anni Sessanta l’allora Soprintendente bibliografico Luigi Balsamo, uno dei padri delle biblioteche moderne italiane, aveva concepito e realizzato il sistema bibliotecario territoriale della Sardegna, diventando esempio per il Continente, come ricordato in un recente convegno dal professor Alberto Salarelli.

«La Biblioteca S. Satta è un presidio culturale e sociale di importanza capitale per la città di Nuoro perché attraverso i servizi offerti consente ai cittadini di documentarsi, informarsi, avere occasioni di socializzazione, di formazione e aggiornamento professionale, tutte attività importantissime per affermare le proprie capacità e competenze nella vita quotidiana, nel mondo del lavoro e dello studio- afferma l’Associazione Biblioteche italiane.

La biblioteca costituisce, quindi, uno strumento di fondamentale importanza per lo sviluppo culturale e sociale della città e non può essere considerata un lusso o qualcosa di superfluo, anzi è uno strumento che qualifica la civiltà di una società e certamente per le Istituzioni averne sostenuto l’attività in tutti questi anni e continuare a sostenerla è motivo d’orgoglio. Il danaro speso per la cultura è sempre un investimento positivo nell’interesse di tutta la collettività e migliora il nostro Paese».

Inoltre, l’AIB esprime preoccupazione per il personale della biblioteca, sia per i 16 dipendenti di ruolo dell’amministrazione, sia per i 9 soci lavoratori della Cooperativa di servizi bibliotecari che da ormai quasi 30 anni operano presso la Biblioteca S. Satta.

Si tratta di personale che nel corso di tutti questi anni si è formato e costituisce dunque un bene importantissimo da non disperdere, anzi è da tutelare e valorizzare ulteriormente.

L’associazione Italiana Bibliotecari esorta l’Amministrazione regionale e quella comunale a non sottovalutare tutti questi dati e a sedersi intorno ad un tavolo per definire in tempi brevi la questione, in modo da mettere al riparo l’Ente dal dissesto finanziario, la comunità dall’interruzione dei servizi, i lavoratori strutturati e quelli esternalizzati dal rischio di licenziamento e conseguente dispersione della professionalità costruita pazientemente nel corso degli anni.

«Consentendo alla Biblioteca S. Satta di ottenere quanto necessario per il suo sviluppo, si consente anche a queste professionalità di continuare a svolgere il loro prezioso lavoro al servizio dei cittadini».

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