Droga in carcere, in azione le unità cinofile della Polizia penitenziaria di Nuoro

Sonia

Droga in carcere, in azione le unità cinofile della Polizia penitenziaria di Nuoro

lunedì 10 Ottobre 2016 - 11:07
Droga in carcere, in azione le unità cinofile della Polizia penitenziaria di Nuoro

Un'immagine della Polizia penitenziaria a cavallo

Dosi di hashish rinvenute all’interno dei pacchi postali diretti ai detenuti

Importanti dosi di stupefacenti all’interno degli istituti penitenziari sardi e non solo, sono state rinvenute dal Reparto Cinofili della Polizia penitenziaria di stanza a Nuoro Badu’e Carros.

I controlli, puntualmente, sono scattati nel mese di settembre.

A Uta, nella casa Circondariale, su ordine del Provveditorato Regionale della Sardegna, le unità cinofile di Nuoro in collaborazione ai colleghi addetti al servizio colloqui detenuti, hanno denunciato una donna di 28 anni con precedenti penali.

All’interno della borsetta di S.M. residente a Quartu Sant’Elena (Ca), depositata nella portineria del carcere, mentre era in visita a un detenuto,  su segnalazione del cane Jedro, esemplare di Rottweiler, veniva rinvenuta dell’hashish e oggetti non consentiti così dette armi bianche quindi atte ad offendere.

Altri controlli hanno riguardato i pacchi postali diretti ai detenuti. In due occasioni sono state scoperte, ben occultate all’interno delle cuciture di pantaloni, complessivamente circa 35 dosi di hashish, che si è cercato di far entrare all’interno dell’Istituto penitenziario di Uta.

A tutte le operazioni di controllo hanno partecipato i cani Jedro, Jesson, Badiane e Lorenza.

L’attività straordinaria si è conclusa sabato scorso  in collaborazione con la Polizia di Stato con l’arresto di Roberto Dessalvi, cagliaritano di 75 anni chiamato “Nonno pusher”.

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