Chiedeva il dimezzamento degli importi delle bollette per l’acqua non potabile ma il giudice l’ha condannato a pagare il dovuto più le spese
Dopo identici pronunciamenti da parte dei Tribunali di Cagliari, Sassari e Tempio, arriva l’ennesima sentenza dall’ufficio giudiziario di Nuoro che fa chiarezza sulla totale assenza di collegamento tra tariffe applicate nel servizio idrico e i periodi di non potabilità.
E quanto accaduto al titolare di un’attività di Siniscola che aveva fatto causa ad Abbanoa pretendendo lo sconto del 50% sulle bollette relative ai consumi tra il 2006 e il 2013: complessivamente 1338,08 euro (meno di duecento euro all’anno).
Il giudice di pace, però, ha riconosciuto le ragioni del gestore unico e ha condannato il cliente a saldare per intero tutte le fatture oltre che pagare le spese legali per 900 euro. Tra l’altro la sua utenza è “non domestica” e lo stesso giudice ha sottolineato come non ci sia alcun nesso con le limitazioni legate all’uso dell’acqua per fini alimentari. Del tutto infondate anche le richieste di risarcimento per danni, non documentati, ai propri impianti.
Abbanoa ricorda che con il nuovo potabilizzatore di Torpé e le due dorsali dell’acquedotto, opere del valore di 22 milioni di euro già appaltate da Abbanoa, produrrà 400 litri al secondo di acqua potabile e servirà non solo Siniscola, ma anche Torpé, Posada, Budoni e San Teodoro.
La filiera di trattamento, progettata per offrire il massimo della flessibilità, consentirà di far fronte agli andamenti stagionali della popolazione risolvendo definitivamente tutti i problemi di potabilità e carenza d’acqua attualmente presenti nel periodo estivo.
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