Duplice omicidio di Arzana: il presunto omicida trasferito in carcere

Sonia

Duplice omicidio di Arzana: il presunto omicida trasferito in carcere

mercoledì 17 Agosto 2016 - 06:15
Duplice omicidio di Arzana: il presunto omicida trasferito in carcere

Il pensionato era ricoverato in ospedale dopo aver ucciso fratelli di Arzana

Dalla sera di domenica scorsa è detenuto nel carcere di Lanusei Peppuccio Doa, il pensionato di 82 anni, di Arzana, accusato di aver sparato e ucciso mercoledì scorso i fratelli Andrea e Roberto Caddori, di 43 e 46 anni, per una questione di eredità legata ai beni della sorella 91enne di Doa.

Ieri il pensionato è stato trasferito in carcere, dall’ospedale di Lanusei dove si era presentato mercoledì notte, dopo il duplice omicidio, accusando un malore e dove era rimasto ricoverato e piantonato per alcuni giorni.

Proprio in ospedale era stato interrogato dal GIP Paola Murru ma non aveva risposto alle sue domande.

Per gli inquirenti, la ricostruzione del duplice assassinio, avvenuto ad Arzana in casa di Maria Doa, l’anziana sorella del presunto omicida, non è un compito facile a causa delle due versioni contrastanti fornite dai parenti delle vittime a da quelli dell’omicida.

La madre e la sorella delle due vittime – quest’ultima assisteva l’anziana sorella di Doa, zia acquisita dei fratelli Caddori – hanno raccontato che quel pomeriggio Peppuccio Doa si è recato a casa della sorella e come una furia si è messo a cercare atti notarili che non trovava; poi, per il sospetto che la sorella avesse fatto testamento alla famiglia Caddori, cieco dalla rabbia, avrebbe iniziato a urlare e a sparare uccidendo i fratelli Caddori che la sorella Bruna aveva chiamato per cercare di calmare il pensionato.

Per i parenti di Doa, invece, Maria avrebbe chiamato il fratello in suo aiuto con un messaggio privato, sostenendo che la famiglia Caddori la trattasse male.

Due versioni contrarie quindi in cui ognuna delle due famiglie accusa l’altra. Per gli inquirenti sarà fondamentale sentire l’anziana sorella dell’omicida ricoverata ora in una struttura di Jerzu dopo che la sua casa è stata messa sotto sequestro. Inoltre sarà la perizia balistica a dire se la ricostruzione dei fatti è compatibile con la ricostruzione dei testimoni che si trovavano in casa di Maria Doa: oltre alla pensionata erano presenti la mamma e la sorella delle vittime e la moglie di Peppuccio Doa.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi