«Non vogliamo sostituirci alle autorità competenti ma vogliamo far capire che le strategie di prevenzione sono destinate a fallire se non sostenute dalla popolazione»
Spesso criticati per ciò che fanno ma chi pratica la caccia ama il suo territorio ed è impegnato in attività di volontariato per la prevenzione degli incendi nel territorio.
I cacciatori di Oliena soci dell’Autogestita “Sa Serra” da 40 anni collaborano con le autorità competenti per contrastare il verificarsi di incendi di aree boscate, sterpaglie e zone coltivate.
«Dopo aver visto le immagini di devastazione di questi giorni vorremo segnalare la nostra esperienza perché possa essere seguita dalle tante compagnie di caccia esistenti in Sardegna- dicono i cacciatori dell’Autogestita. Spesso veniamo criticati per la nostra passione, ma siamo i primi difensori dell’ambiente e del territorio nonostante le restrizioni e le difficoltà burocratiche cui siamo sottoposti».
I cacciatori di “Sa Serra” sono divisi in 7 squadre, e monitorano il territorio a partire dal 4 luglio fino ai primi di settembre, dalla zona di “Sa Mendula” (sotto l’Ortobene) fino al bivio di Orrule ubicato fra Dorgali – Galtelli e la Statale 131 arrivando fino a Isalle, Fenosu e Jacu Piu.
«Far vedere che la zona è controllata, pensiamo, possa servire come deterrente per eventuali malintenzionati e per far sentire il territorio meno abbandonato. Ovviamente non vogliamo e ne possiamo sostituirci alle autorità competenti ma con il nostro contributo vogliamo far capire che qualsiasi strategia di prevenzione, per quanto valida, è destinata a fallire se non sostenuta dalla partecipazione della popolazione, sia in termini di convincimenti sia di azioni materiali» concludono i membri della compagnia dei cacciatori.
© Tutti i diritti riservati
