È stato recentemente pubblicato Giullare dei tempi nuovi, del poeta Cosimo Pirisi.

È certamente un’opera densa di significati, l’ultima fatica letteraria dell’autore, che si muove su piani distinti ed è altamente simbolica; il Giullare diviene metafora viva della libertà espressiva del canto. Poco importa se la modernità o contemporaneità del testo recuperi senso o imiti con la veridicità realtà della Mimesis (nel senso caro a Auerbach: dunque imitazione di costumi e forme naturali) o si lasci pervadere da echi fortemente romantici. La sostanza della struttura cantante supera gli strumenti della tecnica per volgersi ad una più necessaria veracità, affermata col rigore degno del faticare umano sul testo, rovello e ricerca singolare che detta e colloca i versi sulla via aperta all’Oltre, volta al domani, con la speranza di un futuro migliore, perché finalmente “La speranza è divenuta solida roccia” e “sarà più forte della vanità”.

Cosimo Pirisi, poeta e pubblicista nuorese, ha ottenuto vari riconoscimenti e pubblicato varie sillogi poetiche. Con la raccolta di poesie Cento ballate a Sud d’Jchnusa, MEF Firenze Libri, ha vinto il Premio Letterario-Editoriale “L’Autore”.

Michele Pintore