Crisponi: “Il vuoto di Ryanair negli aeroporti regionali comincia a farsi sentire”

Sonia

Crisponi: “Il vuoto di Ryanair negli aeroporti regionali comincia a farsi sentire”

venerdì 10 Giugno 2016 - 10:43
Crisponi: “Il vuoto di Ryanair negli aeroporti regionali comincia a farsi sentire”

Il consigliere dei Riformatori, Luigi Crisponi

Il Consigliere sottolinea il fallimento su tutto il fronte del trasporto da e per la Sardegna

Duro attacco da parte del consigliere regionale dei Riformatori Luigi Crisponi sulla presa di posizione della Giunta Regionale sulla questione Ryanair .
La maggioranza regionale, secondo Crisponi, avrebbe ormai abbondantemente superato il ridicolo, come testimoniano i preoccupanti dati sul movimento passeggeri negli aeroporto di Cagliari e Alghero.
 «Tutto il contrario di quanto stá avvenendo negli aeroporti nazionali che registrano una crescita media da gennaio ad aprile del 4 %. Media ancor più positiva per quegli scali di regioni mediterranee nostre dirette competitor sotto il profilo del movimento turistico, come Sicilia, Puglia, Calabria e Campania. In questi snodi crescono tutti i movimenti passeggeri, da Brindisi a Catania (+5%), da Reggio Calabria a Napoli ( + 3,1%), fino a Lamezia e Bari, + 13,9 % per i soli passeggeri internazionali e Palermo dove dall’estero registrano, beati loro, addirittura un +35,1% – evidenzia Crisponi. Tutta la vicenda dimostra che ci troviamo di fronte alla assoluta incapacità di trovare da parte di Deiana e company lo straccio di una soluzione. A tutt’oggi assistiamo sgomenti ai soliti baldanzosi annunci e a vacue interlocuzioni con l’operatore irlandese che fino ad oggi però ha fatto l’unica cosa possibile dopo le prese per il naso della  Giunta regionale: le valigie. A differenza della Regione Puglia qui si traccheggia mentre la stagione stà scivolando via senza che si batta un colpo o che vi siano azioni degne di tale nome».
Crisponi evidenzia il fallimento su tutto il fronte del trasporto da e per la Sardegna. «Il tragico è che si persevera nel servire maldestramente balle agli esasperati operatori della filiera turistica e ai cittadini. Anche Il famigerato  programma di interventi concordato con il governo nazionale è solo un campionario vastissimo di inconcludenza e arroganza. Con l’incredibile risultato di mettere ko l’unico settore capace di restituire fiato alla malandata situazione economica regionale».
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