Il Comune di Gavoi invita i propri studenti a rivitalizzare le scuole superiori della Barbagia

Sonia

Il Comune di Gavoi invita i propri studenti a rivitalizzare le scuole superiori della Barbagia

venerdì 19 Febbraio 2016 - 15:28
Il Comune di Gavoi invita i propri studenti a rivitalizzare le scuole superiori della Barbagia

Vista di Gavoi, sullo sfondo con il lago di Gusana (foto G.Lucchette)

L’Amministrazione Comunale invita le famiglie a iscrivere i propri figli nelle scuole del territorio

In vista della scadenza delle iscrizioni al primo anno della scuola secondaria di secondo grado, il 22 febbraio, l’Amministrazione Comunale di Gavoi sostiene e promuove la possibilità di studiare nel territorio.

Il consigliere delegato all’Istruzione Simona Corona e l’Assessore di riferimento Enrico Mura, che hanno di recente attivato la Commissione Istruzione, lanciano un appello agli studenti e alle famiglie affinché siano protagonisti della rivitalizzazione delle scuole superiori in Barbagia.

«Abbiamo nel territorio scuole secondarie di qualità e a dimensione umana – sostengono gli amministratori gavoesi – a loro tempo fortemente volute dalla popolazione e ottenute con lunghi e partecipati processi di lotta.  Per questo motivo invitiamo le famiglie, nel pieno rispetto degli interessi e dell’orientamento dei ragazzi a prendere in considerazione, in questo importante momento di scelta, le scuole del territorio. Inoltre, riteniamo quantomeno inutilmente dispendioso per le famiglie, in un momento economicamente così complicato, che gli studenti scelgano di frequentare in altre sedi gli stessi indirizzi scolastici presenti a Gavoi e Fonni».

La Barbagia di Ollolai, infatti, ospita due ottimi presidi scolastici, benché a suo tempo dimensionati e accorpati a istituti con sede amministrativa a Nuoro. A Gavoi resistono, in seno all’Istituto Superiore F.Ciusa, gli indirizzi per Geometri, IGEA e il Liceo Classico mentre nella vicina Fonni è presente il Liceo Psico Pedagogico per quegli studenti che hanno una propensione per l’area sociale e educativa.

Antonio Cadoni

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