A Natale, boom di “stelle” prodotte nei vivai sardi

Sonia

A Natale, boom di “stelle” prodotte nei vivai sardi

lunedì 28 Dicembre 2015 - 20:22
A Natale, boom di “stelle” prodotte nei vivai sardi

Coldiretti, circa 250mila piante fiorite prodotte in Sardegna vendute a dicembre

Sono circa 250 mila le piante fiorite vendute nell’isola nel mese di dicembre. Un dato in crescita secondo uno studio condotto da Coldiretti. «Frutto – sostiene un florovivaista di Olmedo – di una maggiore sensibilizzazione fatta attraverso i mercati locali ai quali il consumatore si rivolge sempre più spesso per avere un’alta qualità e una maggiore durata della pianta fiorita». A farla da padrone, come sempre, è la stella di Natale meglio nota come “Poinsettia” o “Euphorbia pulcherrima”.

Per le feste in Italia ne sono state vendute 10 milioni, in percentuale in linea con quello sardo. Al secondo posto i ciclamini.

Il dato che salta all’occhio per questo 2015 è certamente quello dell’assestamento del prezzo verso l’alto rispetto all’anno precedente. Un aumento, spiega Coldiretti, dovuto sicuramente a una migliore qualità dei prodotti locali rispetto a quelli di importazione.

Al dettaglio i prezzi delle stelle di Natale partono dai 2 euro per piantine molto piccole, diffuse soprattutto a livello della grande distribuzione commerciale, per passare ai 5 euro dei vivai sino a 15-20 euro per quelle più grandi in vaso, che sono anche quelle più richieste. Se però si passa alle varietà più strutturate o a quelle ad alberello, i prezzi possono raggiungere i 150 euro.

«Possiamo affermare che il Natale appena trascorso ha significativamente segnato una lieve ma importante crescita delle vendite florovivaiste sul territorio regionale» – sottolinea il vivaista.

Per far sopravvivere le stelle di Natale alle feste, la Coldiretti ricorda che la pianta è ancora viva anche dopo la perdita delle foglie e che è molto importante mantenerla durante il periodo di “stasi” all’ombra, lontana da luoghi dove possa ricevere luce artificiale (lampadine, televisioni) perché si tratta di una pianta “brevidiurna” che fiorisce in conseguenza di un adeguato periodo trascorso con un basso numero di ore di luce.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi