Al momento la prospettiva è la cessazione di tutte le attività e centinaia di lavoratori a casa dal 1 gennaio
Se Terna confermasse la propria decisione, condivisa dall’Autorità per l’Energia Elettrica e Gas di far cessare al 31 dicembre 2015 il regime di essenzialità per la Centrale di Ottana Energia, il sito e tutte le attività rimaste in essere, consorzio Industriale compreso, si fermerebbero senza speranza di ripartire con la conseguenza di centinaia di lavoratori costretti a rimanere a casa.
La rappresentanza sindacale FILCTEM CGIL di Ottana Energia chiede in una nota che «istituzioni e territorio si mobilitino per scongiurare questa possibilità neanche troppo remota e chiedono la salvaguardia della filiera chimica del PET, il consolidamento del ruolo del Consorzio e dei relativi servizi, difendere l’essenzialità della Centrale di Ottana con la sua riconversione compatibile con l’ambiente e competitiva economicamente».
Il primo passo verso questa mobilitazione è una grande assemblea in programma per le 10,30 di venerdì prossimo 24 dicembre nel piazzale antistante la fabbrica, alla quale sono invitate a partecipare forze sociali, datori di lavoro e istituzioni per dare un segnale di lotta per il diritti al lavoro e allo sviluppo.
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