Rubavano gasolio ai pullman dell’ARST: sgominata banda di giovani che prelevava anche 500 litri alla volta

Sonia

Rubavano gasolio ai pullman dell’ARST: sgominata banda di giovani che prelevava anche 500 litri alla volta

mercoledì 25 Novembre 2015 - 12:52
Rubavano gasolio ai pullman dell’ARST: sgominata banda di giovani che prelevava anche  500 litri alla volta

I-Carabinieri-durante-un-sopralluogo-all'ARST

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I Carabinieri durante un sopralluogo all’ARST

Pochi minuti per prelevare un’enorme quantità di carburante, poco sforzo per un’attività molto redditizia

G.M. 24 anni, di professione cameriere, L.E. 23 anni ed A.A. 22 anni di Guasila, D.M. 29 anni e M.L. 22 anni di Segariu, tutti disoccupati sono stati denunciati perché ritenuti responsabili di furti di gasolio tra aprile e settembre 2014  ai danni della compagnia dei trasporti regionale ARST.

La banda aveva escogitato un sistema efficiente, studiato in ogni minimo dettaglio per agire indisturbati e compiere i furti che nella sola Isili ha reso ben 1600 litri di carburante.

Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Isili hanno portato ai cinque giovani della provincia di Cagliari che agivano tra Isili e Senorbì.

Complessivamente nel parcheggio della stazione dii Isili si sono verificati cinque furti, mentre tre a Senorbì.

Sin dal primo episodio, gli accertamenti condotti dall’Arma, hanno infatti permesso di smascherare questo gruppo di giovani che, in base a quanto appurato dai militari, era dedito ad organizzare più sortite sia nel sarcidano e sia nella trexenta per accaparrarsi i tanti litri di gasolio che si trovavano stipati all’interno dei serbatoi dei pullman, lì parcheggiati in attesa di essere utilizzati il giorno dopo per il trasporto pubblico.

Le  modalità con cui i giovani agivano per mettere a segno i furti seguivano sempre lo stesso schema: la banda si muoveva  sempre di notte, soprattutto durante la settimana, in modo tale da approfittare del poco movimento in circolazione.

La divisione dei compiti era impostata in questo modo: inizialmente alcuni del gruppo si occupavano di effettuare una prima bonifica della zona, onde verificare se al momento vi fossero delle pattuglie dei Carabinieri in circolazione, mentre altri, una volta avuto il via libera dai complici, approfittando dell’oscurità, si recavano nel parcheggio per sottrarre il carburante dagli autobus fermi.

I giovani, una volta aperti a forza i tappi dei serbatoi dei pullman, muniti di pompe elettriche, tubi in gomma e bidoni in plastica per il trasporto, iniziavano ad aspirare il gasolio.

Appena finito di riempire le taniche di carburante, i complici nelle vicinanze che facevano il cosiddetto “palo”, chiamati al cellulare, recuperavano compari e refurtiva.

Pochi minuti per prelevare un’enorme quantità di litri, poco sforzo per un’attività assolutamente redditizia.

Il sistema era ormai talmente rodato e consolidato che (talvolta ne sono stati asportati anche 500 in una sola occasione) la velocità per trafugare i molti litri di gasolio era incredibilmente sorprendente, tanto da dare non poco filo da torcere ai Carabinieri della Stazione di Isili.

Le continue incursioni dei giovani, peraltro, hanno sovente creato disservizi alla stessa Arst che, la mattina successiva al furto, si trovava danneggiati i pullman e senza il necessario gasolio per poter effettuare i propri servizi di trasporto.

Gli appostamenti  sia nelle zone antistanti il parcheggio e sia all’interno dei pullman stessi da parte dei Carabinieri, nonché l’uso di alcune telecamere, ( in alcuni casi hanno anche evitato che alcuni furti fossero compiuti) e le successive perquisizioni  nelle abitazioni dei giovani  dove sono stati rinvenuti alcuni dei bidoni ed altra attrezzatura, hanno permesso di ricostruire la dinamica del sistema  messo in atto per sottrarre il carburante e di individuare quelli che per ora sono imputati come i soli responsabili, i quali,  dovranno rispondere davanti al giudice del reato di furto aggravato che, in concorso fra loro, in maniera continuativa da aprile a settembre hanno posto in essere ai danni dell’Arst.

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