Dal Brasile a Nuoro per studiare gli effetti degli incendi sul suolo

Sonia

Dal Brasile a Nuoro per studiare gli effetti degli incendi sul suolo

lunedì 13 Luglio 2015 - 12:45

Il ricercatore Mateus de Campos Lem

Un accordo di programma tra i due atenei porterà alla nascita di nuove e importanti ricerche

Da Luglio si trova a Nuoro, nei laboratori di Scienze del Suolo di Sa Terra Mala, uno studente brasiliano Mateus de Campos Lem quarto anno di Ingegneria Forestale.

Sta svolgendo un tirocinio presso il gruppo di ricerca guidato dal Dottor Gian Franco Capra (Dipartimento di Architettura, Design ed Urbanistica) per studiare gli effetti degli incendi sul suolo.

Lo studente  proviene dalla Universidade Estadual Paulista “Júlio de Mesquita Filho” (UNESP), di Botucatu considerata tra le migliori 50 “giovani” università al mondo (quelle con meno di 40 anni di attività).

La collaborazione tra l’Ateneo nuorese ed il prestigioso Ateneo brasiliano è il frutto di un accordo di collaborazione che ha già portato (nel 2014) una studentessa del Corso di Laurea in Scienze Forestali di Nuoro a trascorrere un intero semestre accademico in Brasile.

Grazie a questo importante accordo di collaborazione uno dei docenti della UNESP il ProfessoreIraê Amaral Guerrini, tra i massimi esperti al mondo in fertilizzanti al suolo, sarà ospite del nostro Ateneo in qualità di Visiting Professor a partire dal nuovo anno accademico, quando terrà una serie di lezioni e seminari.

L’accordo di programma prevede inoltre una stretta collaborazione scientifica tra i due atenei che porterà alla nascita di nuove ed importanti ricerche sul settore delle scienze del suolo con particolare riferimento alle possibilità di recupero di suoli degradati da attività umane.

Il prossimo anno una delegazione del nostro ateneo è stata inviata a visitare l’Ateneo brasiliano dove il Dottor Gian Franco Capra terrà una serie di lezioni sulle problematiche attinenti ai processi di degradazione dei suoli in area mediterranea. Una nuova ed importante conquista per l’Ateneo barbaricino che dimostra ancora una volta quanto si stia puntando verso una forte internazionalizzazione e qualità della ricerca.

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