Da Nuoro la mobilitazione della Coldiretti per le mancate risposte da parte della Regione

Sonia

Da Nuoro la mobilitazione della Coldiretti per le mancate risposte da parte della Regione

lunedì 11 Maggio 2015 - 15:39
Da Nuoro la mobilitazione della Coldiretti per le mancate risposte da parte della Regione

Un momento della conferenza di questa mattina

Un momento della conferenza di questa mattina

Un momento della conferenza di questa mattina

Ritardi nei pagamenti da parte della Comunità Europea e nei rimborsi sul gasolio

Parte da Nuoro la mobilitazione della Coldiretti “contro le mancate risposte della politica regionale per i disagi che il comparto sta attraversando”.

Lo hanno annunciato questa mattina nella camera di commercio del capoluogo barbaricino, il presidente ed il direttore della Coldiretti, Battista Cualbu e Luca Saba, alla presenza di una cinquantina di agricoltori e allevatori giunti a Nuoro da varie zone.

Dalle prossima settimana i leader dell’organizzazione annunciano azioni di protesta a cadenza settimanale in diverse parti dell’isola.

Diversi i i disagi che gli agricoltori stanno subendo: il ritardo nei pagamenti di decine di milioni di euro comunitari, la mancata attuazione di un piano ovicaprino, un progetto regionale per la produzione del pecorino romano, i ritardi nel rinnovo del libretto per l’abbattimento del costo del gasolio agricolo al 30% delle aziende sarde, la mancata politica del credito alle attività  agricole e l’ assenza della politica nella  tutela dei prodotti sardi.

«Questi sono solo i temi principali ma ce ne sarebbero anche altri – ha spiegato il presidente Cualbu -. Chiediamo alla Regione, da cui siamo stati ricevuti solo due volte dall’insediamento, un cambiamento di passo: no alle soluzioni tampone proposte dall’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, occorre un cambiamento vero».

I numeri dati dal presidente e dal direttore Coldiretti parlano di importanti cifre che se non verranno spese torneranno alla Comunità europea: su un miliardo e 250 milioni stanziati per l’isola dalla Ue dal 2007 al 2013, il 20% è  ancora da spendere, circa 253 mln di euro, che andranno persi se non si utilizzeranno entro il 31 dicembre 2015.

«Sono centinaia le aziende – ha sottolineato Cualbu – con pratiche che pur risultate liquidate da anni dalla Regione, non sono mai state pagate. Non ce lo possiamo permettere di perdere cifre così alte».

E sul microcredito Efisio Perra, della Coldiretti di Cagliari, spiega: «Tanti settori, come l’industria e le cooperative hanno avuto una politica del credito, sull’agricoltura questa giunta è assente. Oggi inizia la nostra battaglia affinchè la politica di sostegno alle nostre aziende riparta nel più  breve tempo possibile».

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