Emergenza idrica in Baronia. Sindaci riuniti a Oliena: «Vogliamo acqua pura»

Sonia

Emergenza idrica in Baronia. Sindaci riuniti a Oliena: «Vogliamo acqua pura»

venerdì 24 Aprile 2015 - 06:30
Emergenza idrica in Baronia. Sindaci riuniti a Oliena: «Vogliamo acqua pura»

Oliena la sorgente de Su Gologone-©-foto-S.Novellu-

Oliena, la fonte de Su Gologone (©  foto S.Novellu)

Oliena, la fonte de Su Gologone (© foto S.Novellu)

«La Regione intervenga per approvvigionamento da fonte Su Gologone»

Stanchi di bere “le acque putride e iperpotabilizzate del Cedrino“, cinque sindaci della Bassa Baronia, accompagnati dagli amministratori di Oliena e Dorgali, hanno fatto un sopralluogo stamattina alla fonte di Su Gologone per verificare la possibilità di captare l’acqua pura direttamente dalla fonte e utilizzarla per scopi potabili. I primi cittadini Franco Mula (Orosei), Giovani Santo Porcu (Galtelli), Giovanni Porcu (Irgoli), Vincenzo Secci (Loculi) e Daniela Saggia (Onifai) hanno incontrato l’assessore all’Ambiente del comune di Oliena, Valentino Carta, e il vice sindaco di Dorgali, Caterina Loi, i quali si sono detti pronti a sottoscrivere un’accordo con loro.

«Esiste già un vecchio progetto della Provincia datato 2010 – ha spiegato Franco Mula – per captare l’acqua non direttamente dalla fonte ma un pò più a valle, prima che vada a mischiarsi con le acque del Cedrino, e portarla nei nostri paesi. Serve solo l’impegno finanziario da parte della Regione, stimato dai tecnici in 4 milioni di euro. Solo così anche noi potremmo avere acqua potabile ed evitare situazioni di emergenza come quella recente, che ci ha fatto rimane con i rubinetti a secco per oltre un mese».

Il pressing sulla Regione è già partito. Il sindaco di Orosei ha infatti annunciato di aver invitato per lunedì prossimo, 27 aprile, gli assessori Paolo Maninchedda (Lavori pubblici) e Luigi  (Sanità) a partecipare alle 18 alla seduta straordinaria del Consiglio comunale aperto ai sindaci e ai consiglieri dei 5 comuni della Baronia interessati al progetto. «Non c’è più tempo – avverte Mula – una soluzione va trovata al quanto prima: per noi l’acqua potabile è diventata una vera emergenza, una questione di salute pubblica».

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