Pigliaru a Galletti: «il deposito di scorie nucleari è una servitù che non vogliamo»

Sonia

Pigliaru a Galletti: «il deposito di scorie nucleari è una servitù che non vogliamo»

martedì 07 Aprile 2015 - 18:42
Pigliaru a Galletti: «il deposito di scorie nucleari è una servitù che non vogliamo»

Il Ministro all'Ambiente Gian Luca Galletti

Il Ministro all'Ambiente Gian Luca Galletti,

Il Ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti

Scettettico Pittalis (FI): «ancora parole ma nessun impegno»

«Sulla Sardegna grava già il peso eccessivo delle servitù militari: il deposito delle scorie sarebbe una nuova servitù che non vogliamo».

Così il governatore Francesco Pigliaru incontrando negli uffici della presidenza a Cagliari il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, accolto stamattina al suo arrivo nel capoluogo dalla contestazione dei Comitati “No Nucle No Scorie”.

«Il nostro è un no deciso – ha ribadito nel colloquio a quattr’occhi il presidente della Regione confermando – il sentimento della comunità sarda su questo argomento e quanto personalmente» aveva dichiarato in Consiglio regionale. Al rappresentante del Governo, Pigliaru ha consegnato copia della lettera già inviatagli nei giorni scorsi dall’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, in cui veniva ripresa anche la posizione contraria dell’Anci e quindi la voce delle comunità locali.

Affrontando la questione bonifiche, Pigliaru e Galletti hanno concordato un aggiornamento operativo da farsi entro il mese di aprile a Roma, con un tavolo tecnico-politico per l’aggiornamento e l’accelerazione di tutte le procedure in corso. Sul dissesto idrogeologico entrambi, poi, hanno ribadito la necessità di velocizzare la progettazione esecutiva, procedendo sul tracciato virtuoso che la Regione Sardegna ha avviato in questi mesi. E sul tema ‘caldo’ dei rifiuti, il ministro ha richiamato quanto già espresso nel corso del suo intervento al convegno di questa mattina sull’inceneritore di Tossilo: «Il termovalorizzatore è preferibile al conferimento in discarica, per rispettare gli orientamenti comunitari che prevedono in prospettiva il superamento della discariche, e la Regione Sardegna, nella sua autonomia, farà la sua parte per il raggiungimento di questo obiettivo».

Scettico sui risultati dell’incontro Pietro Pittalis (FI): «Un altro ministro viene in Sardegna e, tra il formale e l’informale, non assume nessun impegno. Avremmo voluto sentire solo una frase: l’Isola non ospiterà il deposito delle scorie radioattive. Tutto il resto non ci interessa, perché quello sulla fase di ascolto è un ritornello già sentito. La Sardegna ha già svolto la sua fase di ascolto con il referendum del 2011, con un esito inequivocabile, perché il 97% dei cittadini ha detto no alle scorie radioattive. Assodato questo – conclude Pittalis – non c’è seminario o comitato interministeriale che tenga».

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