Solar Impulse 2: si avvera il sogno del giro del mondo con un aereo a energia solare

Sonia

Solar Impulse 2: si avvera il sogno del giro del mondo con un aereo a energia solare

lunedì 09 Marzo 2015 - 13:49
Solar Impulse 2: si avvera il sogno del giro del mondo con un aereo a energia solare

André Borschberg e Bertrand Piccard sul Solar Impulse 2

Solar Impulse compie le prime prove di volo

Solar Impulse compie le prime prove di volo alimentato a energia solare

Il sogno di librarsi nell’aria e percorrere lunghe distanze senza utilizzare nemmeno una goccia di energia fossile è ormai una realtà grazie all’aereo solare Solar Impulse 2.

I pionieri svizzeri Bertrand Piccard e André Borschberg hanno volute essere i pionieri della circumnavigazione del globo pilotando un aereo alimentato a energia solare.

Solar Impulse

Solar Impulse 2, l’aereo alimentato a energia solare

Dopo il volo inaugurale compiuto nel giugno 2014, e vari rinvii dell’inizio dell’impresa, finalmente Solar Impulse (HB-SIB) è decollato per compiere un’avventura senza precedenti. L’obiettivo principale è quello di dimostrare come una chiara visione consenta di superare i limiti del possibile e farsi promotori di un utilizzo più sostenibile delle risorse.

Solar Impulse è decollato dalla regione del Golfo per compiere il giro del mondo in varie tappe, con soste in India, Myanmar e Cina. Poi è prevista la traversata del Pacifico (5 giorni e 5 notti con un solo pilota!), uno scalo negli USA e infine la traversata dell’Atlantico (4 giorni e 4 notti) in direzione Sud Europa/Nord Africa e volo di ritorno alla destinazione di partenza. Siccome la cabina di pilotaggio è concepita per una sola persona, gli scali saranno l’occasione per i piloti di darsi il cambio ai comandi, ma anche di presentare il progetto al pubblico e alle istituzioni politiche e scientifiche.

André Borschberg e Bertrand Piccard sul Solar Impulse 2

André Borschberg e Bertrand Piccard sul Solar Impulse 2

L’aereo a energia solare è progettato per restare in volo giorno e notte senza carburante fossile. Ciò è possibile grazie alle eccezionali prestazioni aerodinamiche e all’efficienza energetica del velivolo (il triplo rispetto a quella di un aereo commerciale).

A lanciarsi nell’impresa pioneristica è stata un’équipe di tecnici e scienziati del Politecnico federale di Losanna (EPFL) capitanati dall’ingegnere aeronautico André Borschberg e dallo psichiatra vodese Bertrand Piccard. Non deve sorprendere se un simile progetto abbia visto la luce in Svizzera, regione che vanta infatti una lunga tradizione nel favorire gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo di prodotti innovativi. Situata nel cuore dell’Europa, con la sua piccola superficie e povera di risorse naturali, la Svizzera è da sempre attenta a un utilizzo parsimonioso ed efficiente delle risorse.

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