Sit in di protesta degli operai forestali: 25 anni di precariato

Sonia

Sit in di protesta degli operai forestali: 25 anni di precariato

venerdì 06 Marzo 2015 - 10:44
Sit in di protesta degli operai forestali: 25 anni di precariato

Operazioni di disboscamento (foto S. Novellu)

Cantiere Forestale

Cantiere Forestale

La protesta è stata organizzata in occasione di un convegno

Sit-in di protesta di una folta rappresentanza di operai forestali del Nuorese al museo Etnografico di Nuoro, dove si è  svolto ieri pomeriggio un convegno promosso dall’Ente Foreste e dall’Universià  di Nuoro e Sassari dal titolo “Il ruolo del settore pubblico nella gestione del patrimonio forestale esperienze a confronto”. Ad accompagnare gli operai anche i segretari di categoria di Cisl e Uil, rispettivamente Francesco Piras e Pasquale Deiana. Al convegno, dove tra gli altri era presente l’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, il commissario dell’Ente Foreste Giuseppe Pulina e il comandante del Corpo Forestale, Gavino Diana, gli operai esasperati per le mancate stabilizzazioni sono giunti muniti di striscioni: “No a guerra tra poveri”, “Basta precariato ora tutti fissi”, “Vogliamo il rispetto del contratto” ” una riforma condivisa, giù le mani dall’ente”.

Tra loro anche operai che da 25 anni lavorano senza stabilizzazione: «Non abbiamo ritenuto opportuno un ulteriore rinvio dell’incontro previsto per ieri tra la Regione e le organizzazioni sindacali», ha detto il segretario della Uila Pasquale Deiana all’ingresso dell’auditorium nuorese con il gruppo di lavoratori che ha voluto esprimere così il proprio dissenso rispetto all’atteggiamento della Giunta regionale. «In attesa della riforma dell’ente – ha aggiunto Deiana – restano prive di risposta le nostre richieste. E’ ancora inattuata la legge regionale sulla stabilizzazione dei lavoratori precari, non è  stata trovata soluzione sulla carenza degli impiegati, permane il blocco degli aumenti contrattuali. Ben vengano questi convegni – ha concluso il segretario della Uila -, ma sembra che l’assessore Spano si sia dimenticata di dare ascolto a migliaia di lavoratori dell’Ente».

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