Sequestrati documenti e materiale informatico a Cagliari e Sassari
Le indagini, disposte dalla Procura di Cagliari, avrebbero accertato una generale situazione di non conformità relativa al processo creditizio e questo avrebbe provocato effetti sulle dinamiche gestionali della banca con ripercussioni anche sull’attendibilità e la trasparenza dei controlli svolti e dei dati forniti a Bankitalia.
Questa mattina i militari della Fiamme gialle hanno sequestrato documenti e materiale informatico che saranno attentamente analizzati per verificare le ipotesi di reato, “false comunicazioni sociali e all’autorità di vigilanza”.
È questo il filone su cui sta indagando la Procura di Cagliari che ha fatto scattare due perquisizioni all’interno della sede amministrativa e la sede legale del Banco di Sardegna, rispettivamente a Sassari e a Cagliari.
Sotto la lente del Pm, Andrea Massida, ci sarebbero le dinamiche gestionali dell’istituto di credito che non avrebbe effettuato corrette segnalazioni alla Banca d’Italia, con ripercussioni sull’attendibilità e trasparenza dei controlli e sui dati forniti alla stessa Bankitalia.
Le indagini, infatti, sono partite a seguito di una segnalazione da parte degli ispettori della Banca d’Italia. Il fascicolo è stato aperto nel 2013 e al momento non risultano indagati. Scandagliati i Bilanci del Banco di Sardegna dal 2011 al 2013.