Crisi del Nuorese: tempo scaduto, bisogna mantenere gli impegni

Sonia

Crisi del Nuorese: tempo scaduto, bisogna mantenere gli impegni

sabato 24 Gennaio 2015 - 10:24
Crisi del Nuorese: tempo scaduto, bisogna mantenere gli impegni

Un incontro sulla crisi nella Provinciadi Nuoro

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Un incontro sulla crisi nella  Provinciadi Nuoro

Crisi del Nuorese: il tempo è scaduto. Bisogna mantenere gli impegni

L’immobilismo della Giunta regionale sulla vertenza Nuorese conferma la profonda delusione e le grandi perplessità manifestate dal Tavolo delle Associazioni all’indomani dell’incontro con il presidente Pigliaru lo scorso 17 dicembre a Nuoro.

È passato più di un mese ma da allora niente è stato fatto.

Da Cagliari tutto tace, tanto che non sono stati neanche ancora convocati gli incontri tecnico-operativi (i cosiddetti Tavoli tematici) attraverso i quali definire concretamente che cosa fare, in che tempi e con quali risorse. Sebbene la convocazione di questi Tavoli fosse l’unico impegno concreto emerso dall’incontro del 17 dicembre.

L’impressione era, ed è, che la Giunta regionale non abbia colto la profonda sofferenza del territorio e delle imprese della Sardegna centrale.

Da parte delle imprese la preoccupazione è fortissima. Anche perché i segnali che arrivano non sono confortanti: la Finanziaria 2015 proposta dalla Giunta non fa alcun riferimento né al Nuorese e né alla Sardegna centrale, e anziché stanziare risorse per fronteggiare la crisi del nostro territorio si continuano a prevedere ulteriori tagli.

Il tempo delle attese, delle promesse e degli annunci è scaduto. È fondamentale che gli impegni siano rispettati altrimenti che senso ha avuto l’incontro a Nuoro del 17 dicembre con il presidente della Regione e cinque assessori?

Per evitare che quanto accaduto si riduca a una passerella, è necessario che il presidente Pigliaru dia subito un segnale concreto di attenzione perché la situazione è ormai insostenibile. Bisogna intervenire subito, senza ulteriori ritardi, dando il via a un piano straordinario di rilancio per un territorio in via di spopolamento, senza infrastrutture, con pochi servizi e un tessuto produttivo in gravissima difficoltà.

Queste le nostre richieste: – Che fine hanno fatto le cinque linee di intervento individuate dalla Regione negli incontri preparatori alla riunione del 17 dicembre con Pigliaru e più volte richiamati nei comunicati stampa della Regione stessa?

E ci riferiamo a 1) infrastrutture; 2) aree di crisi; 3) agroalimentare; 4) università nuorese ed ente foreste; 5) area urbana di Nuoro. Per ciascuno di questi temi è necessario individuare subito e in modo preciso le risorse finanziarie. – È fondamentale attivarsi subito per introdurre la fiscalità di vantaggio per le imprese della provincia di Nuoro, secondo la proposta avanzata dal Tavolo delle Associazioni sulla quale durante l’incontro del 17 dicembre a Nuoro il presidente Pigliaru aveva mostrato aperture. – Quanto al metodo, auspichiamo – come già detto – il massimo coinvolgimento delle imprese e del Tavolo delle Associazioni che le rappresentano. Sono necessari interventi straordinari ed immediati affinché anche il nostro territorio e le nostre imprese siano messe nelle condizioni di riagganciare la ripresa.

Se non si interviene subito, in modo efficace, rischiamo di perdere anche il prossimo treno, e non possiamo permettercelo.

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