Alla faccia degli amuleti, il presidente punta su nuovi calciatori

Il Presidente Artedino alla sfiga e al destino avverso ci si oppone con tutte le sue forze, anche economiche, ed ecco che, quasi come un regalo di Natale per i tifosi, è arrivato a Nuoro l’ex giocatore del Cagliari Jedaias Capucho Nieves, più noto solo come Jeda. Presentato alla stampa mercoledì pomeriggio, l’ex attaccante del Cagliari ha dichiarato di essere molto felice ed orgoglioso del suo ritorno in Sardegna. «Il fatto di aver giocato con il Cagliari che è un po’ la squadra di tutta l’isola, mi avvantaggia. Cercherò di fare del mio meglio e di dare il mio contributo a questa squadra che sta attraversando un periodo di crisi». Il presidente ha parlato del grande sforzo che la dirigenza sta facendo per mantenere gli impegni presi, nonostante il taglio dei fondi che la Regione a sorpresa ha riservato alla società nuorese. Complessivamente si tratta di 70mila euro dei 170 mila investiti, soldi che erano destinati alle trasferte della squadra.

«Nonostante questo ulteriore doccia fredda sulla società, stiamo cercando di rimediare con il mercato invernale. Dopo lunghe trattative siamo riusciti ad avere un giocatore di livello come Jeda. Siamo certi che darà alla squadra energia e fiducia» precisa Artedino.

Durante la conferenza, sono intervenuti anche il direttore sportivo Tossi e il vicepresidente Tuffu che ha ribadito l’impegno della società, l’amore per la squadra, per la città per i colori della maglia verde-azzurra. Il presidente ha colto l’occasione per sottolineare come in questo tempo sia aumentato il vivaio giovanile che rispetto alla passata stagione è aumentato notevolemente, che completano le squadre di tutte le categorie, segno dell’azione positiva e propositiva della Nuorese Calcio. «L’impegno della Nuorese in un campionato nazionale è una vetrina anche per la città, quando sugli organi d’informazione nazionali si cita la Nuorese, questo è un veicolo di promozione turistica, in quanto rappresenta un buon canale dal quale far ripartire l’economia di un territorio trascurato e troppo spesso in secondo piano. Anche per questo abbiamo riaperto la gradinata con un costo del biglietto ridottissimo, soli 3 euro, un prezzo che permette a chiunque comprese le famiglie a recarsi allo stadio per tifare la squadra del loro cuore» conclude il presidente.

Stefania Chisu

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