A Badu ‘e carros il cinese che ieri ha decapitato la moglie

Sonia

A Badu ‘e carros il cinese che ieri ha decapitato la moglie

martedì 16 Dicembre 2014 - 12:42
A Badu ‘e carros il cinese che ieri ha decapitato la moglie

Carabinieri sulla scena del delitto (© foto S. Novellu)

La cucina degli orrori (© foto S.Novellu)

Orosei, la cucina degli orrori (© foto S.Novellu)

Dimesso dall’ospedale, per lui si sono aperte le porte del carcere

Dopo aver lasciato l’ospedale, dalla mezzanotte di ieri si trova rinchiuso nel carcere nuorese di Badu ‘e Carros.
Wu Xiaobo, il commerciante cinese 39enne che ieri mattina ha ucciso la moglie Xia Lingfen (32 anni) con dieci colpi di mannaia, decapitandola nella propria abitazione in via Nazionale a Orosei, ora è al sicuro, dietro le sbarre.
Dopo aver compiuto la mattanza, l’uomo ha poi tentato il suicidio tagliandosi le vene con un coltello da cucina ed è stato ricoverato nell’ospedale San Francesco di Nuoro. Solo tagli superficiali, però, al punto che già in serata stava meglio, per cui è stato dimesso e portato in carcere.
Il commerciante, che per tutta la giornata di ieri non ha rivelato le motivazioni che lo hanno portato a un gesto così efferato, dovrà ora spiegare il motivo di tanta ferocia nei confronti della moglie, anche lei commerciante, e lo farà probabilmente davanti al Gip nell’interrogatorio di garanzia per la convalida dell’arresto.
Intanto, il cadavere della donna è stato ricomposto nella camera mortuaria del San Francesco in attesa dell’autopsia, che sarà effettuata dal medico legale, Vindice Mingioni, probabilmente in giornata.
I carabinieri della Compagnia di Siniscola e del Comando provinciale di Nuoro che effettuano le indagini, coordinati dal magistrato Andrea Schirra, stanno ricostruendo gli ultimi giorni di vita della coppia, anche attraverso le testimonianze di loro connazionali che vivono a Orosei, dove i due esercitavano il commercio di abbigliamento, e soprattutto parlando con la loro collaboratrice che ieri mattina, non vedendoli arrivare in negozio, ha dato l’allarme che poi ha rivelato la tragedia.
I militari, inoltre, tramite l’ambasciata italiana, si sono messi in contatto con i parenti della donna in Cina, dove la coppia ha anche due figli piccoli, per capire se la salma dovrà essere rimpatriata o seppellita in Italia.
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