Ilaria Muresu la regina della scherma

Sonia

Ilaria Muresu la regina della scherma

giovedì 04 Dicembre 2014 - 10:15
Ilaria Muresu la regina della scherma

Ilaria e i genitori

Ilaria e i genitori

Ilaria Muresu

Un viaggio nel mondo della scherma nuorese con i suoi validi tiratori

Di Stefania Chisu

Lunedì 1 dicembre si è svolta a Nuoro, la cerimonia per la consegna di una benemerenza sportiva alla giovane sedicenne di Olbia, Ilaria Muresu. Il riconoscimento del CONI, consegnato dal presidente regionale e da quello provinciale. Ilaria se l’è meritato arrivando 5^ alla prima prova dei campionati nazionali di scherma paralimpica categoria A.

L’atleta ha gareggiato, tirando di fioretto, contro campionesse mondiali, lei era l’unica dalla Sardegna ed ha rappresentato con orgoglio la società nuorese Club Scherma ASD. Ilaria viaggia da Olbia due volte alla settimana, ha iniziato a praticare la scherma lo scorso anno, dopo aver subito un intervento chirurgico vertebrale.

L’associazione nuorese ha tutta l’attrezzatura per seguire anche i ragazzi meno fortunati: da poco, grazie anche alla sensibilità e disponibilità della ASL nuorese, possiedono una carrozzina speciale che permette a questi giovani di praticare la disciplina in tutta sicurezza. Il Club Scherma Nuoro, dopo una decina d’anni rischiava di chiudere i battenti in città poiché il maestro che aveva creato e gestito l’associazione in città è andato via ad agosto.

Un gruppo di genitori, allora, ha deciso di mettere su una nuova realtà sportiva,  permettendo ai propri figli di proseguire nella loro passione. «Adesso, contiamo una trentina di iscritti seguiti dal maestro Maurizio Vatta» dichiara Monica Carta e presidente dell’associazione, che assieme ai suoi allievi risponde anche alla domanda di cosa vuol dire praticare questa disciplina: «la scherma è uno sport elegante, con regole precise e un’attività che ti prepara anche alla vita: aiuta alla concentrazione, al controllo di sé e delle proprie emozioni».

L’allenamento si divide in tre parti: durante la fase di riscaldamento i ragazzi fanno una vera preparazione fisica generale, poi si passa alla lezione individuale, durante la quale gli allievi utilizzano fioretti di plastica. nella terza fase dell’allenamento si provano gli assalti e i combattimenti. Gli strumenti possono essere il fioretto, dal quale si inizia sempre, la sciabola, che però in Sardegna nessuno utilizza e la spada che è la preferita dai ragazzi: «con il fioretto le regole sono maggiori, si può colpire con la stoccata solo il busto dell’avversario mentre con la spada puoi colpire tutto il corpo offrendo la possibilità di avere un combattimento più libero» mi dicono.

Si può cominciare a praticare la scherma dai 5 anni in su senza limiti di età, le categorie partono dalle PRIME LAME, poi si passa ai GPG che sono i giovanissimi, dagli 8 anni ai 14; dai 14 ai 17 si è CADETTI e poi GIOVANI. Da questa categoria in avanti nei campionati assoluti non ci sono divisioni di età, perciò un giovane diciassettenne può trovarsi a gareggiare con un avversario anche di 10 anni più grande. C’è poi la categoria MASTER, destinata agli adulti.

In Sardegna le società sportive di scherma iscritte all’albo sono circa dieci, le gare sono inserite in un calendario nazionale, le società vedono quali gare sono in programma e in base al tipo ed alla categoria di gara decidono di partecipare, iscrivendosi on-line. Oltre ad Ilaria Muresu, sono da segnalare anche le ottime prestazioni degli altri giovanissimi atleti Chiara Cassioli, Carlotta Brau, Claudia Masia, Giacomo Siotto, Francesco Deiana e Adriano Gusai.

Un altro giovane che pratica la scherma da 7 anni è Lorenzo Gusai che mi fa da “Cicerone” nel mondo della scherma con grande entusiasmo: «quando stai per colpire ti sale l’adrenalina, è una bella soddisfazione quando riesci a battere qualcuno che magari è più alto di te! Una volta ho letteralmente messo in ginocchio un tiratore Russo!!». Si respira un’aria serena, non sento quell’ansia da prestazione o un clima di rivalità tra i ragazzi: «la scherma è uno sport individuale e di squadra, perché è quest’ultima che vince!». Affascinata dalle spade che mi mostrano con orgoglio i ragazzi, mi guardo intorno e vedo che ci sono anche le pedane e che queste hanno l’attacco per l’elettricità, come ho visto tante volte in TV e mi spiegano che la spada o il fioretto hanno nella punta una specie di pulsantino che quando colpisci l’avversario viene schiacciato, manda l’impulso elettrico e segna il punto. Cosa direste ad un amico per invitarlo a provare la scherma? «Che è bello! Che è faticoso ma anche divertente. È uno sport elegante e insegna una certa disciplina. Chiunque volesse provare gratuitamente, può andare il martedì e il giovedì presso la palestra dei Salesiani».

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