Anche le istituzioni nuoresi solidali con gli esuberi Meridiana

Sonia

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Anche le istituzioni nuoresi solidali con gli esuberi Meridiana

lunedì 17 Novembre 2014 - 09:46
Anche le istituzioni nuoresi solidali con gli esuberi Meridiana

Il sindaco Bianchi riceve la maglia simbolo della protesta

Il sindaco Bianchi riceve la maglia simbolo della protesta

Il sindaco Bianchi riceve la maglia simbolo della protesta

Fa tappa a Nuoro la marcia dei lavoratori di Meridiana

La Sala Consiliare del Comune di Nuoro per un pomeriggio è diventata la piazza della protesta pacifica dei lavoratori sardi in crisi, il luogo d’incontro fra gli esuberi Meridiana e gli operai di Ottana Polimeri, i pastori, i minatori di Lula, la Rosemary calzificio di Siniscola, le maestranze nella condizione di mobilitá in deroga.

Il Sindaco di Nuoro Alessandro Bianchi ha accolto nella sede istituzionale cittadina diverse centinaia di donne, uomini ma anche i bambini figli dei lavoratori, una distesa di magliette rosse ormai diventate il simbolo di una protesta che si sta allargando a macchia d’olio. Presenti anche l’assessore al bilancio Salvatore Daga, allo sport Leonardo Moro, e il deputato di Sel Michele Piras. «La politica si deve svegliare -protesta uno dei manifestanti – abbiamo coinvolto tutti i lavoratori in crisi. Adesso stiamo aspettando il passo giusto della politica, bisogna essere protagonisti, insieme. La Sardegna non deve essere una regione di serie B, come la stanno considerando. I nostri rapresentanti della politica devono lottare insieme a noi».

Durante i numerosi incontri succedutisi a Cagliari, ogni mezz’ora un’organizzazione di lavoratori era davanti alla Regione a protestare, segno di una condizione generale che non accenna a vedere la giusta soluzione. «L’amministrazione comunale di Nuoro si fará promotrice di un coordinamento di tutti i sindaci del territorio – ha dichiarato l’assessore Daga, che presiedeva l’incontro – per ricordare i diritti di tutti i lavoratori ed essere al loro fianco per sollecitare la politica ad agire».

Un lungo applauso ha accolto l’intervento di Alessandro Santocchini, responsabile dei servizi di bordo Meridiana, uno dei due piloti che hanno acceso la protesta in modo simbolico e forte restando per settimane in cima al palo all’aeroporto di Olbia: «Insieme al mio collega Andrea Maxia siamo saliti sul palo perché abbiamo ritenuto di aver ricevuto un danno e un sopruso. Dopo tanti anni – per me 28 fin’ora – crediamo di aver fatto il nostro lavoro con onestá, precisione, e non c’é stato un ritorno evidentemente. Siamo saliti su per condannare il gesto di un’azienda che ci ha voluti mettere da parte senza pensarci un attimo ma anche metterci contro altri lavoratori, non lo possiamo davvero accettare. Ecco la ragione di questa marcia, un appoggio reciproco, in Meridiana siamo 1634 esuberi, ma tanti altri sono i lavoratori nella nostra condizione e abbiamo voluto unire le forze per accendere la protesta».

Si chiede alla politica un atto di coraggio: «È impossibile, per risparmiare pochi centesimi -prosegue il pilota Santocchini – che vengano prese certe iniziative contro i lavoratori. Non mi vergogno di dire che dopo 28 anni come capo cabina responsabile, prendo il bonus di Renzi, e lo ringrazio per questo. Condanniamo il gesto di ignoti che questa mattina hanno aggredito con uova un equipaggio Meridiana a Olbia, ma in fondo capiamo il loro gesto disperato».

Una situazione che sembra ripetersi, quella ventilata da Meridiana, che vorrebbe sostituire i lavoratori in esubero con personale “apprendista” e quindi ad un costo decisamente inferiore a quello attuale. La protesta si sta allargando, saranno a Ottana, Oristano, Iglesias e Cagliari per dimostrare, se mai ce ne fosse bisogno, che il fronte lavoro in crisi è unito e vuole ottenere risposte che siano utili a risollevarsi dalla condizione attuale.  Un collegamento telefonico con la torre d’illuminazione di Olbia, e la voce flebile di Andrea Maxia che parla all’assemblea riunita nella Sala Consiliare di Nuoro: «Tutto l’interno della Sardegna è una grandissima risorsa per l’economia, con certi provvedimenti lo stanno opprimendo, bloccando, non lo permetteremo».

Convinto l’appoggio dell’amministrazione comunale nuorese, con l’assessore Daga che non esita a definire il provvedimento di Meridiana “una vera truffa”: «Un’azienda che manda i propri lavoratori in cassa integrazione e poi acquista una scatola vuota -interviene l’assessore – perché Air Italy è una scatola vuota. I lavoratori di Meridiana sono vittime di una truffa, e questo va detto ad alta voce».

Arriva il momento dei saluti e dei rinraziamenti, con l’impegno di una promessa: «Vogliamo donare al Sindaco Alessandro Bianchi e all’assessore Daga che ci sospitano la nostra maglietta simbolo con la scritta #NO ai licenziamenti Meridiana – ricorda il comandante Santocchini – chiedendo ancora una volta che siano al nostro fianco in questa situazione e facciano sentire la loro voce autorevole per risolvere questa vertenza che danneggia non solo noi lavoratori ma un’isola intera». Altro dono simbolico, una pianta di ulivo viene donata ai minatori di Lula come segno di forza e promessa di solidarietá.

Serenella Mele

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