Gli studenti pendolari ricevuti in Provincia

Sonia

Gli studenti pendolari ricevuti in Provincia

mercoledì 12 Novembre 2014 - 14:55
Gli studenti pendolari ricevuti in Provincia

Un momento dell'incontro

Un momento dell'incontro

Un momento dell’incontro

Viaggiare su mezzi fatiscenti, pagati come buoni

La Sala Giunta della Provincia di Nuoro in mattinata ha ospitato una delegazione di studenti pendolari ricevuti dall’assessore ai trasporti Francesco Arru, che ha voluto questo incontro per discutere anche in presenza dei rappresentanti dell’ARST e dell’assessorato regionale ai trasporti sulle recenti manifestazioni studentesche, facendo da mediatore affinché si potesse arrivare ad un accordo finalizzato ad alleviare almeno i disagi; presente anche l’ing. Paolo Marras, responsabile del procedimento per quanto riguarda lo studio sui servizi minimi di trasporto pubblico. I rappresentanti degli studenti provenienti da Illorai, Orotelli, Dorgali, Oliena, Orgosolo hanno espresso all’assessore Arru le problematiche derivanti dalle condizioni dei mezzi di trasporto sui quali viaggiano per andare a scuola: «Paghiamo regolarmente ogni mese un abbonamento – racconta uno studente pendolare di Illorai – ma ci fanno viaggiare su mezzi che spesso troviamo in condizioni vergognose, vecchi, con sedili bagnati perché ci piove dentro, mezzi che si guastano durante il viaggio o si fermano per mancanza di carburante, oppure sovraffollati tanto da non riuscire a prendere a bordo tutti gli studienti che devono recarsi a Nuoro per seguire le lezioni».

Ci sono mezzi che non sono in condizioni di sicurezza tali da trasportare persone, con acqua che entra dalle fessure del riscaldamento, dalle guarnizioni consumate dei vetri, e gli scarichi che risalgono dal vano motore fino ai passeggeri.

«Spesso i pullman arrivano a Nuoro in ritardo -interviene una studentessa di Oliena – siamo tanti e i pullman non sono sufficienti, arriviamo a Nuoro con di 10-15 minuti di ritardo e chi è maggiorenne non viene accettato a scuola. Spesso stiamo saltando le lezioni. Questa mattina abbiamo chiamato i Carabinieri – interviene uno studente di Orotelli – per far vedere in che stato era il pullman. Non sono mezzi sicuri su cui viaggiare, le portiere sono semiaperte, sentiamo la puzza dello scarico che fuoriesce dal motore verso l’interno del pullman, siamo spesso costretti a viaggiare in piedi o in 4 su due sedili perché non ci sono posti asciutti per tutti. Mettiamo le nostre borse sui coperchi motore per non farlo aprire. Un giorno il pullman ha perso una ruota, rischiando l’incidente. A Oliena -interviene una studentessa – siamo 240 studenti, avremo bisogno di 4 autobus, ma se il quarto  -quando lo mandano – arriva alle 8, non ci serve. Dobbiamo entrare a scuola alle 8.10 e non si fa assolutamente in tempo».

Pullman che arrivano da Arbatax e fanno sosta a Oliena giá con passeggeri in piedi: «Inutile che passano – ribadisce la studentessa – molti autisti rifiutano di far salire troppa gente da far viaggiare in piedi, spesso non riusciamo a raggiungere Nuoro se non in autostop, ma i minorenni non viaggiano cosí, paghiamo un servizio che non ci viene dato. Chiediamo che i pullman arrivino puntuali, solo questo, e siano in condizioni accettabili».

All’incontro tra l’assessore Arru e gli studenti si sono uniti anche l’Ing. Francesca Sulis ( dirigente servizio tecnico Arst Sardegna), l’Ing. Povolo dell’assessorato regionale ai trasporti, e l’Ing. Casula dell’Arst di Nuoro. Intervenuto anche il vice preside del Liceo Scientifico di Siniscola Ciriaco Erittu. Elasticitá di orari in andata e ritorno, mezzi in condizioni sicure, e una certa tolleranza da parte dei dirigenti scolastici che possano accettare gli studenti pendolari che non per loro responsabilitá dovessero arrivare in ritardo a scuola: queste le richieste presentate dalla delegazione di studenti pendolari. I minorenni possono entrare alla seconda ora, ma i maggiorenni spesso oltre al disagio del viaggio subiscono anche l’onta di non essere ammessi a scuola per colpa di un autobus che arriva in ritardo.

La rappresentante del servizio tecnico Arst, Francesca Sulis, ha precisato: «Non ci sono mezzi di linea o mezzi per gli studenti. Arst lavora in regime di contratto di servizio con la Regione, ha un accordo che finanzia i servizi di trasporto al pari di altre compagnie e nell’ambito di questo contratto vengono svolti i servizi. Disponiamo in tutta la Sardegna di circa 800 autobus, di questi ogni giorno ne viaggiano 700, revisionati ogni anno e collaudati dalla Motorizzazione Civile. Se il mezzo viene messo in esercizio è autorizzato a svolgere il servizio, anche se riconosco che i mezzi non sono nuovi. Hanno la media di 10 anni di etá, quindi mezzi pseudo-nuovi datati 2009 a fronte di altri che hanno quasi vent’anni. Su determinate linee ad un certo numero di passeggeri è consentito di viaggiare in piedi. I problemi di infiltrazioni d’acqua non siamo nelle condizioni di risolverli tutti, andrebbero tutti sigillati e  non c’é la disponibilitá finanziaria da parte dell’azienda per fare questo tipo di controlli. Fateci sapere via mail le problematiche, vediamo come possimo almeno alleviare i disagi».

A chiusura dell’incontro, l’invito agli studenti di scrivere a: arst@arst.sardegna.it, per segnalare i disservizi; ai dirigenti scolastici perché siano ammessi a scuola gli studenti maggiorenni che dovessero arrivare in ritardo causa disservizio Arst.

Serenella Mele

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