Tossilo: il nuovo inceneritore è superato e produrrà ulteriore inquinamento

Sonia

Tossilo: il nuovo inceneritore è superato e produrrà ulteriore inquinamento

mercoledì 08 Ottobre 2014 - 12:22
Tossilo: il nuovo inceneritore è superato e produrrà ulteriore inquinamento

Antonio Pirisi (© foto S. Meloni)

Antonio Pirisi (© foto S. Meloni)

Antonio Pirisi (© foto S. Meloni)

 Il Consiglio Comunale di Nuoro deve votare  contro la sua realizzazione

Entro il 24 ottobre il Consiglio comunale delibererà sulla realizzazione del nuovo inceneritore di Tossilo a Macomer. Il consigliere comunale Antonio Pirisi spiega attraverso un  documento i motivi della illegittimità della richiesta riguardo la realizzazione del nuovo inceneritore da parte del  Consorzio Industriale di Tossilo che oltretutto è in liquidazione. Ribadendo che Nuoro si deve ribellare alla realizzazione dei nuovi impianti, i quali, saranno costituti da 3 poli d’incenerimento e bruceranno il doppio rispetto a quello in esercizio.

Pirisi scrive che la competenza degli impianti di trattamento/smaltimento dei rifiuti così come l’affidamento della gestione degli stessi (mediante procedure ad evidenza pubblica) sono infatti in capo alla Regione Sardegna; tra l’altro dal rapporto ambientale l’incenerimento è ritenuto svantaggioso, considerato che le previsioni impiantistiche relativamente all’incenerimento previste dal Piano regionale sono ormai ampiamente superate anche per la realizzazione degli scenari a due poli.

Il documento elenca in maniera dettagliata tutte le motivazioni di ordine tecnico, economico, giuridico e sanitario che dovrebbero far superare l’incenerimento dei rifiuti, il cui costo a tonnellata è raddoppiato nel giro di quattro anni toccando i 200 euro.

«Le tariffe  applicate ai Comuni  di Nuoro e Ogliastra che conferiscono i rifiuti a Tossilo, risultano tra le più alte a livello sia regionale che nazionale (dati da ultimi rapporti ISPRA e ARPAS) determinando costi aggiuntivi, che si scaricano pesantemente sui cittadini.  Spiega Pirisi  – Nonostante quanto dichiarato nello studio ad impatto ambientale, queste sono destinate a crescere e non certo a diminuire. Infatti grazie alla raccolta differenziata che va avanti in quasi tutti i Comuni, calano le quantità dell’immondezza indifferenziata conferita. Questo li obbliga a maggiori spese per il carburante che devono utilizzare per mantenere in funzione l’impianto, in mancanza dei rifiuti».

Inoltre  l’incenerimento dei rifiuti è una tecnologia superata, secondo l’Associazione Medici per l’Ambiente questo metodo di smaltimento produce ceneri e fumi inquinanti, contenenti polveri grossolane e fini costituite da nanoparticelle.

In realtà ci sono possibili e concrete alternative agli inceneritori come ad esempio, il sistema a freddo in grado di smaltire fino all’80% dei rifiuti residui.

 Il Comitato “Non bruciamoci il Futuro” ha presentato una progetto alternativo che potrebbe essere messo a regime nell’arco di 2 anni, con una spesa assai inferiore di quella stanziata per il nuovo inceneritore (si ridurrebbe di un quinto rispetto ai 50 milioni previsti),  con l’impiego di 100 addetti, il doppio rispetto agli attuali.

Relativamente allo Studio di Impatto Ambientale presentato dal Consorzio Industriale di Tossilo, si segnala le seguenti criticità: non viene presa in alcuna considerazione l’importante vocazione agro-alimentare della zona, dove sono presenti in un raggio di 20 km ben 1.370 aziende agricole che stanno investendo sul biologico. Il documento economico-finanziario è incongruente sia sul piano dei costi, sottostimati, che dei ricavi, sovrastimati, tesi a giustificare una tariffa bassa, poco credibile, che verosimilmente si attesterà su valori medio-alti. Infine i comuni di Birori, Bortigali e Silanus si sono espressi contro la realizzazione di un nuovo inceneritore a Tossilo.

«Anche l’Unione dei Comuni del Marghine, pur non avendo alcuna competenza in gestione dei rifiuti, con delibera n. 3 del 19/01/2012 ha fatto proprio il documento di sintesi già approvato dai Comuni di Macomer e Borore. La Provincia di Nuoro, competente in materia ha sostenuto in più occasioni e nella Delibera del Consiglio Provinciale n. 27 del 05/07/2012 ha dato indicazioni per un suo superamento. Per tutte queste ragioni anche il comune di Nuoro dovrebbe dire no al nuovo impianto» conclude Pirisi.

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