Un momento della conferenza stampa (©foto Cronache Nuoresi)
A rischio il patto di stabilità?
Immaginate di percepire uno stipendio e di non ritirarlo per diversi anni. A un certo punto vantate un credito di cui però non potete usufruire poiché nel tempo non avete mai provveduto a ritirare quel denaro, nel frattempo, però, in fase di dichiarazione dei redditi, per far quadrare i conti (perché per assurdo vi conviene), denunciate lo stesso quell’importo.
Ecco, questa è in sintesi la dinamica che ha mosso l’opposizione consiliare a chiedere di fare chiarezza sulla gestione contabile dell’Ente rivolgendo al sindaco un’interrogazione a risposta scritta.
Questa mattina i consiglieri del PDL Pierluigi Saiu, Peppe Montesu e Pietro Sanna (firmatari dell’interrogazione assieme all’altro consigliere dello stesso gruppo politico Pietro Salis e il resto della minoranza Marcello Seddone, Antonello Mercurio e Paolo Manca), hanno motivato la richiesta col fatto che quello che tecnicamente si chiama il riaccertamento dei residui attivi e passivi per gli anni 2013 e precedenti ha attirato la loro attenzione.
Praticamente ci sono un milione e quattrocentomila euro nel 2010. Quattrocentoventimila euro nel 2011 e duecentottomila nel 2012 di entrate correnti che il Comune di Nuoro ha dichiarato insussistenti con il consuntivo 2013: ovvero somme che si sa che esistono ma che non sono mai state riscosse e dunque verranno cancellate dal bilancio.
Saiu e Montesu durante la conferenza stampa (©foto Cronache Nuoresi)
L’opposizione chiede che si faccia chiarezza sui motivi tecnici, giuridici e contabili che hanno portato a dichiarare questi importi insussistenti.
La cancellazione di queste somme infatti mette in dubbio, secondo l’opposizione, il patto di stabilità 2010 e non solo, permettendo al Comune in tal modo di continuare a contrarre mutui, ad assumere personale, a non tagliare la spesa corrente e a non decurtare l’indennità del 30 per cento dei consiglieri e assessori comunali.
Due entrate in particolare, iscritte nel 2010, meritano attenzione. La prima pari a 2.144.655, 98 è riferita al recupero di pagamenti Tarsu di anni pregressi. La seconda pari a 2.686.495,27, è invece relativa a sanzioni derivanti da violazione del codice della strada, sempre di anni pregressi.
Nel primo caso il Comune ha riscosso 55.375,24. Nel secondo, ha incassato addirittura meno, ovvero solo 26.027,69.
Praticamente su quasi cinque milioni di euro accertati il Comune ha incassato meno di centomila euro e cancellato più di due milioni di euro perché insussistenti.
Entrate che hanno consentito al Comune di rimanere nel patto di stabilità.
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