Da disoccupate a imprenditrici. Da Nuoro le borse create con materiali di riciclo

Sonia

Da disoccupate a imprenditrici. Da Nuoro le borse create con materiali di riciclo

lunedì 31 Marzo 2014 - 17:53
Le stiliste di DeSaCrè (foto S.Meloni)

Le stiliste di DeSaCrè (foto S.Meloni)

Nuoro stupisce e dimostra essere un epicentro di cultura e competenze che non aspettano altro di emergere.

La storia che stiamo per raccontare è l’ennesima positiva di persone disoccupate, senza la classica raccomandazione, le quali cercano tuttavia di farcela con idee vincenti .

Viviana Pes, Valentina Deriu, Pietrina Onida, Laura Pira e Carmela Meloni, cinque donne di età compresa fra i 27 e i 50 anni, qualcuna sarta, qualcun’altra laureata in design della moda e con competenze artistiche e creative, tutte nuoresi doc, disposte a fare grandi sacrifici per non rinunciare a lavorare, restando a casa, barricandosi dietro la scusa della crisi economica e sociale.

Oggi si chiamano “Desacrè” (Design, Sartoriale, Creativo Sostenibile) e attraverso il materiale riciclato (cartelloni pubblicitari, gommapiuma, cinture di sicurezza, scarti di tappezzeria e iuta) creano pezzi unici che vanno dagli accessori di moda ad elementi d’arredo.

Ad esempio con i banner pubblicitari, hanno creato diverse linee di borse (una è dedicata a Francesco Ciusa, ricavata dallo striscione pubblicitario che promuoveva la mostra permanente del TRIBU) uniche nel loro genere e particolarmente fantasiose.

«La sostenibilità e la creazione di pezzi unici attraverso il riutilizzo di materiali di scarto è il nostro punto di forza» affermano Viviana Pes e Valentina Deriu.

Il loro percorso d’impresa inizia nel maggio 2013, quando mediante il Cesil (Centro Servizi per il Lavoro) e la Cooperativa romana “Occhio del Riciclo” all’avanguardia nella lavorazione delle tecniche del riuso e del materiale ecosotenibile, frequentano un corso di formazione professionale di due settimane a Nuoro.

Partono in quindici e rimangono in cinque ovvero le ragazze che oggi costituiscono Desacrè.

Per acquisire questa specializzazione è bastato frequentare un semplice corso nel capoluogo barbaricino. Ovviamente si tratta di persone con un bagaglio di studi, competenze ed esperienze trasversali nell’ambito della sartoria e del design. Poi la creatività e la capacità di mettersi in gioco sono stati  gli ingredienti che hanno permesso la creazione di oggetti particolari e graffianti.

Il laboratorio delle ragazze si trova presso il CESP (Centro Etico Sociale di Pratosardo), inaugurato lo scorso fine settimana e grazie alla Lariso la Cooperativa sociale che lo gestisce, nel quale sta avvenendo lo start up d’impresa. Il gruppo a sua volta metterà a disposizione gratuitamente le proprie competenze per formare altre persone disoccupate in questo settore.

La griffe Made in Nuoro nata dall’inventiva di cinque ragazze, è un bell’esempio di coraggio e tenacia che verrà col tempo sicuramente premiato.

So.Meloni © TUTTI I DIRITTI RISERVATI

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