«Chi siete…, da dove venite…, cosa portate…: un euro »

Sonia

«Chi siete…, da dove venite…, cosa portate…: un euro »

venerdì 26 Luglio 2013 - 18:52
«Chi siete…, da dove venite…, cosa portate…: un euro »

Il consigliere comunale Francesco Guccini (foto Sonia Meloni - Cronache Nuoresi)

Il consigliere comunale Francesco Guccini (foto Sonia Meloni – Cronache Nuoresi)

Come nel Medioevo si ripristinano i balzelli.

Questa volta per l’accesso alle spiagge

A un mese di distanza dall’introduzione del pedaggio per l’accesso alle spiagge di Orosei, il consigliere comunale di Nuoro, Francesco Guccini, rilascia un’intervista a Cronache Nuoresi sulla spinosa questione.

«Con le pinne, fucile ed occhiali…, recitava una famosa canzone di Edoardo Vianello, e faceva capire quanto fosse semplice andare al mare, rilassarsi, prendere il sole e tuffarsi in acque blu e cristalline che oggi non esistono più.

Estate 2013, tempo di crisi, anche le vacanze sono difficili negli aspetti più essenziali, perché per andare in spiaggia non basta più portare asciugamani, borse, ombrelloni e crema protettiva ma bisogna avere anche i soldi per pagare un ticket o chiamiamolo un balzello, come succedeva nel periodo medievale per chi si spostava da un centro urbano all’altro.

I sardi, lo devono fare per poter accedere nelle loro spiagge e se hai la colpa di non avere la residenza in un centro costiero, il ticket che devi pagare è il doppio rispetto a quello riservato ai residenti, dunque nel 2013 in tempi in cui si parla di continuità territoriale, di destagionalizzazione turistica, di rilancio dell’economia locale attraverso la valorizzazione delle tradizioni, tutto questo è un controsenso per antonomasia e fa pensare ai testi filosofici di Kant, Locke e in particolar modo di Hobbes sullo stato di natura e la guerra di ogni uomo contro tutti gli altri, in quanto queste disparità tra gli stessi sardi acuiscono tensioni e sterili rivalità campanilistiche. Francesco Guccini, consigliere comunale di Nuoro, ha sollevato la questione, avendo un grande seguito, circa un mese fa. Lo ha fatto attraverso il metodo più innovativo, i social network ovvero fondando il gruppo su facebook “Quelli che.. il pedaggio per il mare no!”, che a oggi ha raggiunto la quota di 4 mila iscritti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’imposizione della tassa da un euro da parte del Comune di Orosei da far pagare a chi arriva in spiaggia, con l’intenzione di sostare per mangiare. «Sappiamo tutti, afferma Guccini, che nella maggioranza delle spiagge in Sardegna, gli accessi con le auto sono regolamentati dai parcheggi a pagamento. Le tariffe sono applicate in base alla distinzione fra residenti e non, considerando i non residenti coloro che non abitano nei Comuni costieri. Secondo questa logica, un nuorese, ad esempio, si trova a pagare il doppio rispetto agli abitanti che risiedono sul mare». La battaglia di Guccini e del suo movimento è semplice si lotta per un’uguaglianza fra i sardi nel poter usufruire di un parcheggio ubicato in uno spazio che sia di proprietà comunale e non demaniale. Infatti Guccini rimarca il concetto di:». È un sistema non produttivo, perché sottolinea il consigliere di aver pronto un’ordine del giorno che indurrebbe il Comune di Nuoro a far pagare i parcheggi blu a coloro che arrivano da altri centri urbani il doppio rispetto ai residenti: «ma questa logica ovviamente è sbagliata, si scatenerebbe solo una guerra fra poveri e a farne le spese sarebbero solo i cittadini sia che essi provengano, ad esempio, da Orosei, Siniscola o da qualsiasi altra parte della Sardegna».

Qualche primo cittadino del centro costiero ha accusato il consigliere comunale Francesco Guccini di aver architettato il tutto per acquisire notorietà in vista delle prossime elezioni politiche, ma quattromila iscritti in un social network che sostengono l’iniziativa chiedendo dei seri provvedimenti sulla regolamentazione ticket e in particolare sul pedaggio che per ora si paga nelle spiagge oroseine, non possono essere l’espressione di una semplice propaganda elettorale.

«Non si può inibire l’accesso al mare che deve restare libero, chiedendo un pedaggio, anche se basso, poiché si tratta di un euro» sottolinea Guccini, «la colpa non è da ascrivere alle Cooperative che hanno una responsabilità limitata nel gestire gli ingressi e devono supportare costi di concessione troppo alti ma delle Amministrazioni. Inizialmente il ticket era stato applicato in sordina da qualche Comune, poi il sistema ha preso piede e tutte le altre Amministrazioni pubbliche si sono adeguate. Lo stesso potrebbe succedere per il pedaggio che per ora è richiesto solo dal Comune di Orosei, per evitare dunque che questa forma di tassazione diventi da una parte una consuetudinaria fonte di reddito per gli enti pubblici ma dall’altra susciti malumori tra i cittadini così come già sta succedendo, bisogna arrestarla sul nascere» Il gruppo sta aumentando su Facebook ha fatto un appello anche all’assessore regionale al Turismo, Luigi Crisponi, affinché si interessi della problematica e intervenga con delle normative efficaci e di calmieramento sui ticket. Per il resto si spera che tutto ciò non incida ulteriormente su una stagione turistica già con un inflessione negativa e si possa continuare a dire: «per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia e stesso mare»!»

Sonia Meloni

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