Orune chiuso per Covid: si esce solo per comprovata necessità

Salvatore

Orune chiuso per Covid: si esce solo per comprovata necessità

martedì 22 Settembre 2020 - 16:06
Orune chiuso per Covid: si esce solo per comprovata necessità

Uno scorcio di Orune (foto S.Novellu)

L’impennata di contagi da Covid 19, con 52 positivi e oltre 150 persone in quarantena fiduciaria, ha convinto il Comune e la Prefettura di Nuoro (dopo il vertice tenutosi questa mattina nel palazzo del Governo di Nuoro alla presenza del prefetto Luca Rotondi: del sindaco di Orune Pietro Deiana della direttrice della ASSL di Nuoro Grazia Cattina, del questore di Nuoro Massimo Alberto Colucci, del tenente colonnello dei Carabinieri Saverio Aucello, del comandante provinciale della Guardia di Finanza Alessandro Ferri e, in collegamento da remoto, del direttore del Servizio di Prevenzione e Prevenzione della Salute della Sardegna Centrale Ugo Stochino) a prendere misure drastiche per contenere la diffusione del virus.

Tamponi a tappeto, dunque, su tutta la popolazione e obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione h24.

Bar, ristoranti ed esercizi commerciali resteranno chiusi in via precauzionale per tutto il giorno (per le pizzerie è consentito l’asporto), mentre i cittadini sono invitati ad uscire dal paese solo in caso di comprovata necessità. Allevatori e agricoltori potranno spostarsi per lavoro nelle loro aziende, ma in numero non superiore a uno.

L’ordinanza (LEGGI IL DOCUMENTO) con le nuove prescrizioni verrà firmata dal sindaco Pietro Deiana nelle prossime ore e entrerà in vigore domani fino al 5 ottobre. Il prefetto di Nuoro Luca Rotondi ha concordato il potenziamento delle attività di controllo con tutte le forze dell’ordine, carabinieri, polizia e guardia di finanza. È stato poi confermato per domani l’arrivo in paese, da Cagliari, della task force dell’ATS che effettuerà tamponi a tappeto sulla popolazione, così come richiesto dal sindaco. Dagli esiti dello screening dipenderà l’allentamento o l’inasprimento delle misure anti contagi.

L’aumento dei casi aveva già portato il primo cittadino a rinviare l’apertura delle scuole al 5 ottobre (le lezioni in Sardegna sono riprese ufficialmente oggi)

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