È quasi mezzanotte di un venerdì di metà ottobre. La movida nuorese è in pieno svolgimento quando le urla forsennate che fuoriescono da una finestra di una via in pieno centro richiamano l’attenzione.
Un giovane urla disperato e minaccia di lanciarsi nel vuoto sporgendosi pericolosamente all’esterno. Scatta l’allarme e sul posto accorrono gli uomini del locale 118 GIES e alcune auto di Polizia e Carabinieri.
Si instaura un dialogo concitato col giovane, che dopo un po viene convinto a rientrare a casa.
Nel frattempo i militari bussano alla porta e qualcuno, dall’interno, apre. Il giovane, alla vista delle divise, non ci vede più e si lancia all’esterno rimanendo penzoloni, aggrappato solo con le dita di una mano.
È un attimo, un agente di Polizia, in un guizzo d’istinto (e di grande coraggio) si fionda su di lui e lo agguanta in extremis tirandolo su. Arrivano in aiuto i colleghi e, di quella che sembrava una tragedia ormai compiuta, si ribalta il finale che volge al lieto fine.
Il giovane viene tranquillizzato e accompagnato in ospedale.
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