Tensione in consiglio comunale: l’Opposizione impedisce il subentro di Marilena Rojch

Salvatore

Tensione in consiglio comunale: l’Opposizione impedisce il subentro di Marilena Rojch

mercoledì 10 Ottobre 2018 - 10:23
Tensione in consiglio comunale: l’Opposizione impedisce il subentro di Marilena Rojch

Nonostante la seconda convocazione, anche la seduta del Consiglio Comunale nuorese di ieri ha certificato l’assenza di una Maggioranza consiliare per la Giunta Soddu.

All’ordine del giorno la surroga di Maria Maddalena Rojch, ex La Base per Nuoro, che avrebbe dovuto subentrare a Eleonora Angheleddu, fresca di nomina assessoriale, ma i numeri hanno giocato un ruolo determinante per impedirlo.

I sardisti passati oggi all'opposizione (foto Cronache Nuoresi)

I sardisti Graziano Siotto e Viviana Brau (foto Cronache Nuoresi)

Determinante, in questo, la posizione contraria dei consiglieri Claudia Camarda, Viviana Brau e Graziano Siotto del Partito Sardo d’Azione che, votando compatti insieme alle Opposizioni, hanno portato le stesse al raggiungimento dei dodici voti contro i restanti dodici voti di Maggioranza. Una empasse che ha paralizzato il Consiglio e la coalizione Soddu, ritiratasi per oltre un’ora in sospensione, alla ricerca di una inesistente soluzione al caso.

Il segretario comunale Antonino Puledda ha chiarito che: «La delibera di convalida degli eletti non è una deliberazione contro la quale i consiglieri comunali possano presentare mozioni di natura politica, ma serve solo a convalidare l’efficacia di una elezione già avvenuta. L’unica possibilità di opporsi è quella di presentare, se esistono, motivi ostativi di compatibilità alla presentazione di quella carica, che non devono essere però di natura politica, perché non possono ostare una carica politica che esiste già a meno che non si siano appunto ragioni di incompatibilità».

Al ritorno in aula, tra accuse di vergogna e richiami continui al rispetto dei consiglieri, si è dovuto prendere atto dell’esito del voto, ossia la mancata approvazione della delibera consiliare di surroga.

«Oggi abbiamo toccato il livello più basso della democrazia, impedire a una cittadina democraticamente eletta di prendere posto nei banchi del Consiglio è un atto di inciviltà di cui i consiglieri di opposizione dovranno rispondere ai cittadini – ha ribadito il sindaco Andrea Soddu – l’Opposizione ha innescato un clima da faida per propri interessi personali e di partito, senza rispettare quello che è stato il voto dei cittadini. Con stasera abbiamo capito che la crisi di cui si parla da mesi non è una crisi politica, ma solo un becero regolamento di conti per delle cariche non assegnate. Duole constatare che nelle file dell’Opposizione ci sono anche rappresentanti di quei partiti che agitano, solo a parole, la bandiera dell’onestà, della lealtà e della trasparenza e oggi si sono ritrovati a votare compatti insieme a quei rappresentanti della vecchia politica a cui dicono di essere alternativi».

Alle ventidue spaccate il Presidente del Consiglio Fabrizio Beccu, attaccato da più parti per la gestione d’aula, ha dovuto dichiarare chiusa la seduta. Sostanzialmente, le Opposizioni hanno appositamente trascinato il dibattito a fine orario seduta, impedendo così l’illustrazione del bilancio consuntivo e lasciando la spada di Damocle della diffida della Regione sul capo del Sindaco. Con un ulteriore elemento non di poco conto: si trattava di una seduta in seconda convocazione. Ciò significa che il Consiglio dovrà essere riconvocato nuovamente in prima, dove il numero legale per la validità della seduta è nuovamente tredici.

Con una maggioranza ferma a dodici voti e una opposizione compatta sullo stesso numero e non intenzionata a retrocedere di un passo, si prospetta una nuova Caporetto per la nuova Giunta Soddu.

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