Più di tre milioni di IVA non versata dal Comune. È questo quello che emerge dalla delibera di riaccertamento ordinario dei residui. Una voragine che mina la legittimità del rendiconto e che espone a seri pericoli i consiglieri che dovessero votarlo.
Lo denunciano i consiglieri dell’opposizione Pierluigi Saiu, Alessandro Bianchi
Basilio Brodu, Gian Pietro Gusai, Peppe Montesu Leonardo Moro, Nicola Porcu, Mara Sanna e Tore Sulas
«Il due ottobre scorso la giunta comunale, quella a metà venuta fuori dal finto rimpasto portato avanti da Soddu e compagni, ha approvato il riaccertamento ordinario dei residui ai fini della predisposizione del consuntivo 2017. Si tratta, in altre parole, della ricognizione dei debiti e dei crediti del Comune al 31.12.2017, fatta in vista
I consiglieri dell’opposizione sostengono che in alcuni allegati del bilancio alla voce debiti del Comune viene indicata la somma di 702.485,57 euro come “riversamento Iva da fatture” per l’anno 2016 e di 2.410.881,72 euro per l’anno 2017.
«In altre parole il Comune invece che versare l’IVA come avrebbe dovuto fare, l’ha tenuta in cassa, registrando poi un debito di oltre 3 milioni in bilancio».
«Le pubbliche amministrazioni che acquistano beni e servizi hanno l’obbligo di versare direttamente all’erario l’imposta sul valore aggiunto addebitata in fattura dai loro fornitori. È una misura attuata al fine di contrastare l’evasione fiscale. Il comune di Nuoro però cosa fa? Non versa l’IVA allo Stato nei termini previsti dalla legge. Tiene le somme in cassa alterando così le risultanze contabili».
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