Nuoro. Collegio dei revisori dei conti scaduto da quasi un mese. Opposizione all’attacco

Sonia

Nuoro. Collegio dei revisori dei conti scaduto da quasi un mese. Opposizione all’attacco

giovedì 18 Gennaio 2018 - 06:00
Nuoro. Collegio dei revisori dei conti scaduto da quasi un mese. Opposizione all’attacco

La Minoranza spiega i motivi della convocazione del Consiglio comunale

I consiglieri di Minoranza convocano il Consiglio comunale

Scaduto anche il periodo di 45 giorni di proroga, il Collegio dei revisori dei conti del comune di Nuoro è decaduto il 28 dicembre 2017 e a oggi la città è sprovvista dell’organo di controllo previsto per legge.

L’Opposizione non ci sta e punta il dito contro la giunta Soddu, convocando direttamente il Consiglio comunale: «Non abbiamo la possibilità di intervenire sulla nomina dei revisori, ma possiamo convocare l’Assemblea civica affinché si esca da questa situazione di incertezza», spiega il consigliere Pierluigi Saiu.

Per la Minoranza la situazione è gravissima. L’assenza del Collegio dei revisori, infatti, si aggiunge alle recenti dimissioni dell’assessore al Bilancio Raffaelina Denti e all’autosospensione dell’assessore al Turismo Marcello Seddone. 

«Un comune senza revisori dei conti è un comune senza organi di garanzia, attacca Saiu. Contestiamo l’inerzia dell’amministrazione, avvitata su una crisi che non sappiamo che sviluppi potrà avere. Il sindaco non ha ancora fatto sapere cosa ne sarà dell’assessorato al Bilancio e anche al Turismo c’è incertezza. Seddone si è autosospeso. Ma cosa vuol dire? Intanto, per i revisori dei conti si avvicinano diverse scadenze e la città non può aspettare i comodi della Maggioranza.

Secondo quanto previsto dall’articolo 36 della legge regionale 2/2016, è il Consiglio comunale a dover procedere alla nomina dei revisori dei conti, che devono essere selezionati dall’apposito Elenco regionale. L’assemblea civica ha la facoltà di estrarre tre nomi su una rosa di cinque. L’indicazione relativa alla cinquina avviene a scrutinio segreto: ciascun consigliere può scrivere nella propria scheda un solo nome e, nel rispetto della parità di genere, sono designati coloro che hanno preso più voti.

Da qui la decisione dell’Opposizione di convocare il Consiglio Comunale di propria iniziativa. La richiesta è stata protocollata martedì e ora si spera che i tempi per mettere i piedi in aula siano rapidi. Secondo il Testo unico degli Enti locali, il presidente del Consiglio deve riunire l’assemblea civica entro 20 giorni, ma i consiglieri di Minoranza vorrebbero velocizzare.

«La Maggioranza sta perdendo tempo – accusa Mara Sanna – e noi non possiamo far finta di nulla. A fine dicembre siamo stati noi a far notare all’esecutivo Soddu il fatto che il collegio dei revisori fosse scaduto. Apparentemente non si erano neppure resi conto».

A far storcere il naso all’Opposizione anche la pubblicazione di una manifestazione di interesse, non vincolante per l’Ente e non prevista dalla normativa regionale, volta a sondare il terreno per il «conferimento di incarico di componente del collegio dei revisori».

«Un passaggio inutile – conclude Saiu – che serve solo a prendere altro tempo. I nomi  dei revisori vanno selezionati dall’Elenco regionale, ma la Maggioranza non trova un accordo sulla rosa da scegliere. Si sta tergiversando solo per cercare di far quadrare i conti all’interno.

La manifestazione d’interesse, come si legge nell’avviso pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Nuoro, è stata sollecitata dal sindaco, Andrea Soddu, e dal presidente del Consiglio, Fabrizio Beccu, attraverso una direttiva. Altro dettaglio che non è piaciuto alla Minoranza. «Mancando qualsiasi riferimento normativo – si chiedono i consiglieri – non si capisce in che modo la direttiva sia stata emessa».

Sabrina Fara

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