Task force della Polizia per l’eradicazione della peste suina africana

Salvatore

Task force della Polizia per l’eradicazione della peste suina africana

venerdì 08 Dicembre 2017 - 14:20
Task force della Polizia per l’eradicazione della peste suina africana

Desulo, posto di blocco della Polizia

Da questa mattina sono in corso fra i territori della Barbagia e dell’Ogliastra gli interventi per l’eradicazione della peste suina africana.

In campo gli uomini della Forestale scortati da Polizia e Carabinieri, che nelle campagne di Desulo, Orgosolo e Arzana stanno abbattendo i suini a pascolo brado. L’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina della Regione precisa che si tratta di maiali irregolari, non registrati, senza proprietario e al pascolo brado illegale.

Dopo le multe e le denunce del maggio 2016, a Desulo oggi non si fa resistenza ma gli allevatori protestano per aver avuto impedito l’accesso alle campagne. Ad esporsi stavolta sono le loro mogli: «Mio marito è arrivato lì alle 7,00 – ha detto Gianna – ma Polizia, Carabinieri e Forestale non lo hanno fatto passare e così è tornato a casa mentre le capre stanno figliando con grossi rischi per la nostra economia e per la salute degli animali. Noi viviamo di questo – ha proseguito la donna – dopo la crisi e la neve dell’anno scorso che ci hanno messo in ginocchio, ora ci stanno impedendo di entrare a casa nostra e ci stanno togliendo al dignità».

«Le nostre campagne sono assediate dalle forze dell’ordine come se fossimo in stato di guerra – ha rincarato Giovanna. E così stamattina le nostre capre e le nostre mucche non possono essere accudite. Non ci fanno nemmeno più parlare, nessuno vuole andare in galera e pagare multe salate, ma non è giusto che veniamo trattati così».

Impenetrabili anche le campagne di Montes, a Orgosolo, dove c’è un raduno di allevatori: «Ma come pensano che possiamo vivere da queste parti – ha argomentato la signora Peppa Musina sempre in prima fila nelle proteste degli ultimi anni sugli abbattimenti -. Pensavamo che i nostri figli potessero sopravvivere lavorando in un territorio dove oltre alla campagna non c’è niente ma ci stanno togliendo anche quello».

Nessuna protesta invece ad Arzana, almeno apparentemente: «Dalla strada che accede al Gennargentu non hanno fatto entrare nessuno ma non ci sono stati disordini – ha spiegato il sindaco Marco Melis. Qui c’è chi si è messo in regola e chi ancora non lo ha fatto».

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