I ragazzi dicono no allo sfruttamento

Studenti ancora in piazza anche a Cagliari per chiedere un’Alternanza Scuola Lavoro più giusta. Punto di ritrovo in piazza Gramsci. All’appuntamento si sono presentati circa cinquanta ragazzi.

Prima una mini assemblea: «vogliamo un’alternanza lavoro- ha detto uno degli studenti al megafono- che utilizzi le nostre competenze e che alimenti le nostre speranze e i nostri sogni. No allo sfruttamento».

Poi una passeggiata per le strade di Cagliari: una delegazione a fine mattinata sarà all’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, in viale Trieste.

Nel mirino l’applicazione della legge 107, la cosiddetta Buona scuola, nella parte che prevede un percorso di alternanza tra lezione in classe e esperienze nel mondo del lavoro.

Autunno molto caldo: gli studenti erano già scesi in piazza e nelle strade anche il 13 ottobre e il 17 novembre.

Il grido di battaglia è sempre lo stesso: «Riscatto è ora: nel mirino le multinazionali che utilizzano gli studenti per l’alternanza scuola-lavoro».

Gli Stati generali dello Sfruttamento, questo è il nome scelto per la mobilitazione nazionale promossa da Rete della Conoscenza, Link Università e Unione degli Studenti, che coinvolge contemporaneamente oltre 40 città italiane.

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