Abbanoa: il modello Oliena per dimezzare le perdite d’acqua

Sonia

Abbanoa: il modello Oliena per dimezzare le perdite d’acqua

venerdì 24 Novembre 2017 - 16:51
Abbanoa: il modello Oliena per dimezzare le perdite d’acqua

Uno scorcio dell'abitato Oliena (foto S.Novellu)

Il gestore idrico pensa anche ai dissalatori per combattere la siccità

Abbanoa punta a dimezzare le perdite d’acqua sulla rete idrica della Sardegna sul modello gestionale e tecnologicamente avanzato sperimentato a Oliena.

l piano d’azione del gestore idrico è stato presentato oggi dall’amministratore unico Alessandro Ramazzotti e dal direttore generale Sandro Murtas.

«Si parte dal progetto Oliena – spiegano i vertici di Abbanoa – una best pratice realizzata in collaborazione con Hitachi, rientrata tra i migliori progetti di “Utili in Italia”. Non si tratta di cambiare totalmente le reti, ma di regolare il sistema con qualche sostituzione e rapidi interventi misurabili, che stabilizzino il funzionamento della rete stessa».

«A Oliena – evidenzia Murtas – siamo passati così da 42 a 35 litri al secondo sino a 28 l/s di acqua erogata, dimezzando le perdite dal 53 al 30% con un costo di 40 mila euro».

Si parte con la regolazioni delle pressioni, l’installazione di valvole e altri accorgimenti tecnici nei 30 comuni sardi che registrano perdite idriche nelle reti di oltre il 54%. L’investimento è di quasi 3,6 milioni di euro. Si proseguirà poi con altri 100 comuni e ulteriori 4,4 milioni destinati a interventi sulle condotte anche nelle reti dove le perdite sono contenute.

«Il tema è la scarsità d’acqua – sottolinea Ramazzotti – il nostro contributo è quello di abbattere le perdite con una tempistica stringente e una partenza a razzo».

Per fronteggiare la siccità, invece, Abbanoa ha allo studio soluzioni per recuperare l’acqua dal mare con dissalatori mobili. La prima sperimentazione si potrà vedere già nell’estate del 2018 con un test sulla costa nuorese di Budoni, San Teodoro e Posada.

«E’ necessario però integrare la dissalazione con l’acqua da potabilizzatori – precisa Murtas – in Sardegna li vedrei bene sulla costa nei tre mesi estivi con picchi di domanda concentrati: parliamo di piccoli impianti con meno di 20 litri/secondo di acqua prodotta».

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