Ciclone Cleopatra: quattro anni fa l’alluvione in Sardegna

Sonia

Ciclone Cleopatra: quattro anni fa l’alluvione in Sardegna

giovedì 16 Novembre 2017 - 11:47
Ciclone Cleopatra: quattro anni fa l’alluvione in Sardegna

La devastazione dell'alluvione nel 2013 (foto S.Novellu)

Le vittime furono 19. Al palo la messa in sicurezza del territorio

Sono trascorsi quattro anni dalla tragica alluvione che investì pesantemente la Sardegna. Il 18 novembre del 2013 furono 19 le vittime dell’alluvione nell’isola, compreso un disperso mai ritrovato nel nuorese.

Il bilancio più pesante in Gallura, dove nel fango del ciclone Cleopatra persero la vita 13 persone: fra loro due bambini di 2 e 3 anni, Morgana Giagoni ed Enrico Mazzoccu.

La mattina del 19 novembre di quattro anni fa l’Isola si risvegliò sotto shock: 2700 sfollati e danni per più di 600 milioni di euro. Oggi la ferita è ancora aperta e in Gallura è sempre viva la paura che il fenomeno si possa ripetere: nel frattempo nulla è stato fatto per mettere in sicurezza il territorio, che ha mostrato tutte le sue fragilità.

Risale al 2015 la firma a Palazzo Chigi dell’accordo di programma: vengono sbloccati 25,3 milioni di euro, di cui 9 regionali, individuati nell’ambito del progetto strategico “Italia sicura”. Ma poco é stato fatto.

A Olbia sta muovendo i primi passi il “piano Mancini“, che prevede la realizzazione di quattro grandi bacini di raccolta delle acque piovane alla periferia della città: i sopralluoghi inizieranno dal prossimo 27 novembre.

Non é cambiato nulla invece da quattro anni a oggi nella più grande incompiuta del post alluvione: il ponte di Monte Pino sulla strada provinciale 38 che collega Olbia con Tempio, sede del tribunale. Qui è rimasta tale e quale la voragine creatasi la sera del 18 novembre di quattro anni fa. Con le macchine ancora sepolte dai detriti dove persero la vita Bruno Fiore, 68 anni, Sebastiana Brundu, 61 anni, e Maria Loriga, 54 anni. Anche nel nuorese non mancano le incompiute: il ponte di Oloè, nel quale perse la vita il poliziotto Luca Tanzi, resta chiuso, nonostante siano già stati spesi 2,9 milioni di euro.

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