Colto in flagrante, il “coltivatore” si è dato alla fuga ma è stato arrestato
La location e il clima favorevole hanno consentito di coltivare una vasta area, circa 500 metri quadri, mettendo a dimora 640 piante di marijuana che avevano raggiunto la piena maturazione con una folta infiorescenza, pronta ad essere raccolta.
Sul terreno, inoltre, sono stati rinvenuti circa 100 kg di infiorescenza, stesa su teli di plastica in fase di essicazione e pronta per lo smercio, e una serie di strumenti, solventi e concimi utilizzati dai “coltivatori” per migliorare la resa del prodotto. La piantagione era alimentata con un sistema di irrigazione, che si approvvigionava dalla rete idrica della zona.
La scoperta è stata fatta dagli uomini del Commissariato di Siniscola, col supporto del Corpo forestale e dallla Compagnia Barracellare, in prossimità del letto di un torrente e occultata da un folto canneto, in località “Fruncu ‘e Oche”, nella periferia di Siniscola.
I militari, inoltre, hanno sorpreso all’interno del terreno L.B., un pregiudicato 42enne di Siniscola il quale, rendendosi conto di essere stato scoperto si è dato alla fuga tra le campagne circostanti.
Per lui, ora, l’accusa è quella di coltivazione di sostanze stupefacenti. L’uomo, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, è stato ristretto nella propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa di successive determinazioni giudiziali.
La piantagione è l’ennesima ritrovata nelle campagne della Baronia, a riprova della diffusione del fenomeno che garantisce facili e lucrosi guadagni alla criminalità locale. Gli inquirenti lavorano adesso all’individuazione di eventuali complici dell’uomo.
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